Il 15 Febbraio 2025, sul palco del teatro Ariston di Sanremo, Olly vince il premio come primo classificato della settantacinquesima edizione del Festival della canzone più importante d’Italia. Tra la sorpresa generale e il giubilo per la vittoria ancora una volta di un ragazzo giovane, il Bel Paese ha scelto il volto che lo rappresenterà all’Eurovision 2025, il contest canoro più importante d’Europa.
Negli anni passati già altri artisti hanno percorso lo stesso identico iter. Da Angelina Mango a Il Volo, passando per i Maneskin che addirittura lo vinsero. Dunque un’occasione importantissima, soprattutto per Olly stesso, di mostrare la forza della canzone italiana. Purtroppo però c’è stato un cambio di programma. Un colpo di scena che nessuno mai si sarebbe aspettato. Olly ha deciso di non partecipare all’Eurovision. Al suo posto andrà Lucio Corsi, il cantautore toscano rivelazione del Festival.
Olly fa un passo indietro: i motivi
Sono quasi le 1:40 del mattino quando Carlo Conti, presentatore del Festival, annuncia il vincitore della settantacinquesima edizione di Sanremo. Fedez, Simone Cristicchi, Brunori Sas, Lucio Corsi e Olly sono i finalisti che aspettano il verdetto che può influire in maniera estremamente positiva sulla loro carriera. Fedez cerca riscatto, Cristicchi la consacrazione, Brunori di arrivare finalmente a un pubblico mainstream, Lucio Corsi di uscire dal proprio cortile, Olly non lo sa.

In quel preciso istante un giovane ragazzo di 23 anni che, per quanto ci sperasse, non credeva di riuscire a vincere un premio tanto prestigioso e di rappresentare l’Italia all’ESC 2025. Al momento della proclamazione lacrime di gioia, tanta emozione. Soddisfazione personale e voglia di continuare a fare ciò che più si ama nella vita: cantare.
Partito da Genova, cuore sampdoriano, Olly ha solo 23 anni e già un trofeo importantissimo in mano. Per la sua età riesce ad avere una lucidità e maturità invidiabili. Dopo qualche giorno, quando i festeggiamenti sono finiti Olly accompagna una foto su instagram in cui comunica la sua non partecipazione all’Eurovision 2025.
Il motivo è talmente semplice che ai più sembra assurdo. Nelle stesse date del contest europeo ha già in programma le date del suo tour. Tra l’altro tutte sold out. Una scelta che inizialmente lascia un po ‘ di sgomento ma che acquista i valori dell’umiltà proprio nelle parole del diretto interessato che scrive: “voglio continuare con la mia gavetta live…”
Una scelta di umiltà o paura del palco?
Certo è che le malelingue, chi vuole sempre vederci del marcio, non ha perso occasione lanciandosi nelle più assurde teorie del complotto. Non c’è niente di assurdo e sconvolgente, semplicemente abbiamo un artista, che piaccia o meno, che ha scelto di dare la precedenza ai suoi impegni artistici e soprattutto al suo pubblico.
Ultimamente l’Eurovision viene visto come la Champions League dei cantanti in Italia, ma non è sempre stato così. Un Contest canoro non sempre premia i migliori e soprattutto non è che chi non vince fallisce. Tantissimi artisti, in qualsiasi festival, contest, programma, non hanno vinto ma hanno comunque avuto una gran carriera.
Certo, l’interesse italiano verso questo evento è aumentato dopo la presenza, e vittoria, dei Maneskin. Da quel momento l’italiano medio sente che l’Eurovision dev’essere vinto, come se fosse una partita di calcio, per una questione d’orgoglio. Non c’è niente di più sbagliato.
Il pubblico al primo posto
La scelta di Olly sposta l’attenzione sui due fattori più importanti della musica: l’artista e il pubblico. La scelta di rifiutare l’Eurovision non è soltanto un atto rispetto verso la propria gente che aveva già acquistato, e mandato in sold out, i suoi concerti di Maggio, ma è anche un atto di rispetto verso se stesso e la propria musica.
Olly sa bene che dal momento in cui ha ricevuto il primo premio a Sanremo la sua carriera non sarebbe stata la stessa, ma vuole continuare a lavorare su se stesso e sulla propria musica per il suo bene e quello del suo pubblico.