Il poker è un gioco che richiede la massima concentrazione. Ma anche i migliori giocatori a volte non riescono a mantenerla per lunghi periodi di tempo. Il risultato? Errori che lasciano i professionisti a scuotere la testa per l’incredulità.
Abbiamo raccolto una selezione di falli di giocatori famosi. Se un giorno, durante un torneo su myempirecasino.it, che appartiene a MyEmpire, lanci per sbaglio un colore reale nel passaggio, non te la prendere. Nemmeno il grande Phil Ivey è immune da errori sciocchi.
Chiama senza outs sulla bolla
Le vincite in carriera del giocatore professionista scozzese Neil Farrell hanno superato i 6 milioni di dollari, ma questo non gli ha permesso di evitare il fallimento nel Main Event dell’EPT di Barcellona 2014. Vale la pena notare che i grandi tornei si tengono anche al MyEmpire.
Alla bolla del torneo, aprì dal battitore con asso di fiori e fante di cuori. Il giocatore austriaco Lamprecht, che era seduto sullo small blind, aveva i nove in tasca. Ha chiamato.
Al flop, Lamprecht ha preso un set. Gioca un check-raise, lasciandolo con circa 15 bui. Farrell, non avendo alcun riscontro sul board, chiama.
I commentatori hanno definito questa chiamata la peggiore decisione della carriera di Neil Farrell. Neil avrebbe dovuto o foldare se voleva giocare con cautela in heads-up, oppure spingere le sue fiches all-in, cercando di eliminare i matchup deboli di Lamprecht. Ma ha scelto l’opzione più svantaggiosa.
Il turn non rafforza Farrell in alcun modo e Lamprecht va all-in. Farrell doveva consegnare un terzo del suo stack per aprire il piatto.
Le probabilità del piatto erano di circa il 30%. E con le carte scoperte, c’erano al massimo sei outs per vincere, ovvero il 12% sul river. Un passaggio facile, anche per un principiante. Ma Farrell chiamò. Sul river uscì un asso e il professionista del poker alzò le mani in segno di vittoria. Solo un attimo dopo si rese conto che gli outs su cui contava erano morti contro il set. Situazioni simili sono possibili in MyEmpire.
Il giocatore scozzese è stato premiato con 8.000€. Lamprecht ha guadagnato il doppio, concludendo il torneo al 63° posto.
La distrazione di Phil Ivey e le prese in giro degli amici
Le disavventure nel poker possono capitare anche ai migliori. Phil Ivey non ha fatto eccezione. Quando si sedette al Main Event delle WSOP del 2009, i dilettanti erano riluttanti a trattare contro un giocatore così titolato. Ma dopo l’episodio successivo, gli avversari di Ivey si fecero più audaci.
Il board contiene picche, cinque, dieci, regine, assi e regine di cuori. L’avversario di Ivy ha gli otto in tasca senza picche. Phil stesso ha una delle carte, un sette di picche, che gli ha dato un colore.
Dopo che entrambi i giocatori hanno letto il river e l’avversario di Ivey ha mostrato le sue carte, Phil Ivey ha improvvisamente gettato via la mano in un passaggio.
Phil, hai un colore! Il cinque di un tipo si chiama colore, Phil. È ora che tu lo impari”, hanno commentato i commentatori rivolgendosi alla celebrità del poker.
Più avanti nell’intervista Ivey ha ricordato questa mano: “Quando ho guardato quell’episodio in TV, sono rimasto sbalordito. L’ho riavvolto probabilmente 20 volte. I miei amici mi hanno riso in faccia: ricordi centinaia di numeri di telefono a memoria e non riesci a vedere i semi delle carte sul tavolo? Indovini le mani dei tuoi avversari, dovresti essere in grado di ricordare la tua mano, no?”.
Ma Phil ha trovato un lato positivo: “In realtà è un bene che abbia buttato via quella mano. Se non fosse stato così, avrei continuato a giocare in modo rilassato e avrei potuto commettere un errore in un momento più importante del torneo. Tutti impariamo e io non faccio eccezione. Ora, prima di buttare via la mano, ricontrollo tutto un paio di volte”. Questi sono gli errori di poker più famosi che dovresti conoscere prima di giocare a MyEmpire.
