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Come scrivere la lettera da allegare alla donazione in memoria di un defunto

Pubblicato il 27 Febbraio 2025

Spesso per iscritto è possibile esprimere quello che a voce non si riesce. Se questa affermazione è vera in quasi ogni occasione, lo è ancora di più quando si tratta di esternare i propri sentimenti e le proprie sensazioni in merito a un lutto

Riuscire a trovare le parole per ricordare una persona a cui abbiamo voluto bene e che è venuta a mancare è generalmente molto difficile. Oltre al dolore, entrano in gioco emozioni intense, tristezza, senso di vuoto e anche rabbia che rischiano di offuscare quello che si ha dentro. Per questo motivo, quando si tratta di scrivere la lettera per la donazione in memoria di un defunto, non sempre si sa come procedere. 

In questo articolo vogliamo dare qualche suggerimento a riguardo, partendo prima di tutto con il spiegare cos’è una donazione in memoria e perché è essenziale che sia accompagnata da qualche frase personale. 

Donazione in memoria: di che cosa si tratta

Una donazione in memoria è quel particolare tipo di donazione che viene fatta in onore di una persona cara che non c’è più. Può essere attivata nel momento della morte o per celebrare l’anniversario della scomparsa in modo autonomo o collettivo. 

Si tratta di un gesto profondo e solidale che lega questo drammatico momento a un’azione positiva e concreta di solidarietà, in quanto viene fatta per ricordare il defunto, ma va a sostenere cause benefiche che migliorano la vita di tantissime persone. Rappresenta quindi un modo per mantenere viva la sua eredità e aiuta anche a trasformare il dolore in conforto per chi rimane. 

Per questo motivo, l’Ente o l’Associazione no profit a cui viene destinata invia una lettera alla famiglia per comunicare del nobile gesto effettuato. Questa lettera, se personalizzata con una o più frasi intime e sentite, diventa un profondo messaggio di empatia e vicinanza.

La lettera di accompagnamento

La lettera che viene spedita per comunicare la donazione in memoria serve a esprimere un messaggio di vicinanza ai familiari del defunto. Deve quindi essere personale e significativa e deve contenere prima di tutto il nome della persona a cui è dedicata e il motivo per cui si è scelto di fare la donazione in memoria: ad esempio, per rispettare la richiesta “no fiori, ma opere di bene”, per legare il ricordo del defunto a una causa a cui teneva particolarmente in vita o per dare un significato profondo e in qualche modo positivo alla perdita. 

Deve poi essere citato l’Ente benefico scelto, evidenziando la causa supportata a cui la donazione in memoria viene indirizzata e spiegando in che modo aiuterà l’organizzazione selezionata. Chi lo desidera, può aggiungere un breve pensiero personale sul defunto, magari raccontando un aneddoto di vita o un’esperienza significativa legata alla persona. 

Infine, si può anche inserire un pensiero di conforto alla famiglia, chiudendo poi la lettera con un messaggio semplice e sincero e la firma dei partecipanti alla donazione.

Perché fare una donazione in memoria

Ci sono molti motivi per cui le persone scelgono la donazione in memoria. Il primo e più importante è ovviamente quello di onorare in modo speciale una persona cara che è venuta a mancare sostenendo una causa benefica. 

Questo legame tra le due finalità serve a prolungare il suo impatto nel mondo, facendo in modo che il ricordo continui a fare del bene Un altro motivo è superare la tradizione dei fiori al funerale, belli ma effimeri, in favore di un gesto più concreto, duraturo e positivo per molte persone. 

Inoltre, sapere che la memoria del proprio caro si traduce in un aiuto reale al prossimo può portare consolazione e significato ai familiari e agli amici, trasformando il dolore in una forza positiva.