MONTEPRANDONE – Maggioranza e opposizione di Monteprandone votano insieme la mozione sulla sanità del sindaco Sergio Loggi. Il documento prevede il mantenimento e il potenziamento di tutte le funzioni di emergenza del Madonna del Soccorso di San Benedetto e la realizzazione dell’ospedale di primo livello a Centobuchi.
“Esprimo soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della mozione urgente sulla sanità che ho presentato durante il Consiglio comunale di ieri sera – spiega Loggi -. In un clima collaborativo si è raggiunto un obiettivo condiviso a tutela del diritto alla salute dei cittadini e per il futuro della nostra comunità. Nella mozione abbiamo ribadito ancora una volta la nostra posizione sul tema dell’ubicazione della nuova struttura ospedaliera che la Regione Marche intenderebbe realizzare nel territorio Piceno. Nel rispetto dei criteri previsti dal Decreto Balduzzi, l’Ospedale di primo livello va localizzato sulla costa, individuando nello specifico il territorio di Monteprandone, in località Centobuchi, quale ideale ubicazione”.
Solo così per Loggi si manterrebbero gli standard qualitativi dell’offerta ospedaliera e si creerebbe un presidio di eccellenza laddove il bacino di utenza esistente è più ampio perché comprensivo anche degli utenti provenienti dal territorio abruzzese. “Nell’attesa che il nuovo nosocomio diventi realtà – spiega il sindaco di Monteprandone – nel testo del documento ci impegniamo a promuovere, garantire ed assicurare che l’Ospedale Madonna del Soccorso risponda alle esigenze ed emergenze sanitarie del proprio bacino di utenza. Chiediamo, infatti, che vengano ripristinate le dotazioni ed i servizi di un nosocomio di primo livello, al pari di quelle presenti nel 2002, aggiornati ai livelli e ai progressi tecnologici e scientifici attuali e con una dotazione di personale ed attrezzature almeno proporzionalmente equivalente a quelle presenti negli stessi reparti del Mazzoni e, per la geriatria, equivalenti a quelli dell’ospedale di Fano. L’ospedale di San Benedetto deve continuare a svolgere in maniera concreta la funzione di emergenza, come previsto dalla Programmazione di Area Vasta 2018, riportandovi la Cardiologia con l’UTIC, I’Emodinamica, la Centrale Operativa dei 118 nonché la Chirurgia vascolare che svolge prevalentemente interventi in urgenza”.