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Turismo, bene giugno e luglio. Agosto meno: “Stagione migliore delle aspettative”

Il parere degli operatori turistici: "Il terremoto non ha avuto gli effetti che temevamo. Con il caldo abbiamo riempito le camere"
Pubblicato il 16 Agosto 2017





SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Bene giugno e luglio, meno agosto. Il terremoto non ha condizionato presenze e arrivi così duramente come era stato pronosticato durante l’inverno. I turisti spendono meno e i soggiorni si fanno più corti, ma per le crisi. È il bilancio stilato da alcuni albergatori sambenedettesi nel periodo più caldo dell’anno.

Una stagione che la maggior parte degli operatori dell’accoglienza ha giudicato nella media, ma che li ha tenuti con il fiato sospeso fino all’ultimo ma che non li ha lasciati a terra.

Il presidente dell’Associazione Albergatori Gaetano De Panicis ha dichiarato: “Rispetto a come si è presentata, la stagione si è rivelata migliore delle nostre aspettative, complice anche il bel tempo. La paura del terremoto ha inciso in maniera molto lieve. Si registra una flessione nelle consumazioni e i soggiorni sono mediamente più brevi, ma questo dato è in linea con l’andamento del turismo in tutta Italia. Immaginando una stagione al netto di queste due tare, quella del 2017 sarebbe potuta essere un’estate da record”.

L’andamento medio esposto dal presidente De Panicis trova riscontro nelle impressioni di diversi titolari di alberghi in Riviera. “Una stagione positiva e nella norma – ha detto Gaetano Sorge, titolare dell’hotel Excelsior – Senza forti ripercussioni”.

“A giugno e luglio abbiamo registrato prenotazioni lievemente maggiori rispetto all’anno scorso. In lieve calo invece quelle per il mese di agosto, ma in generale una stagione nella media – ha spiegato Giorgio Mancini, titolare dell’hotel Progresso -. La flessione in agosto è un andamento che si protrae ormai da anni e che trova una giustificazione più plausibile nella crisi economica che nella paura del terremoto”.

Un mese di agosto più fiacco per tutti gli hotel, complice forse il costo maggiore della permanenza, che ha fatto registrare un lieve calo, tuttavia non così incisivo da pregiudicare la stagione.

“L’inizio della stagione è stato molto buono mentre nel pieno dell’estate, in agosto, abbiamo fatto fatica a riempire tutte le camere – ha confermato il titolare dell’hotel International – Si potrebbe pensare che la paura delle ripercussioni date dal terremoto abbia spinto tutta la categoria a fare del proprio meglio per tamponare un potenziale crollo nelle prenotazioni che poi non si è verificato o è stato superato con successo”.

Conferme anche dall’hotel Imperial, dove si ringrazia il bel tempo e il caldo che ha aiutato a tenere il flusso di arrivi costante. “Il caldo ha fatto molto bene a questa stagione. Il terremoto ha influito, ma abbiamo lavorato e riempito le camere comunque – ha raccontato la moglie del titolare – I soggiorni si sono fatti più corti e in agosto le prenotazioni sono arrivate solo all’ultimo momento ma in generale è stata una stagione nella media”.



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