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Spiagge all’asta, i balneari sambenedettesi incontrano Bolkestein

Uno storico incontro per decidere il futuro delle concessioni
Pubblicato il 12 Aprile 2018

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 18 aprile alle ore 15, presso la Sala dei Gruppi parlamentari alla Camera dei Deputati, saranno in tanti i balneari presenti all’incontro con l’ex Commissario europeo Frederick Bolkestein, organizzato dall’Associazione Donnedamare in collaborazione con l’ITB ITALIA e Assobalneari Confindustria.

Argomento d’obbligo sarà il futuro delle concessioni balneari, con il professore olandese che una volta e per tutte chiarirà se le attività balneari rientrano o meno nella famosa Direttiva Servizi che porta il suo nome.

Infatti, come da sempre sostenuto dagli imprenditori turistici balneari, le attuali concessioni sono considerate “concessioni di beni” e come tali non rientrerebbero nella Direttiva Europea che invece riguarda le “concessioni di servizi”.

Un dettaglio tecnico non da poco, visto che altri paesi europei, vedi ad esempio Spagna, Francia, Portogallo, hanno deciso di escludere le proprie spiagge dall’applicazione della norma europea.

E già questo aspetto potrebbe bastare per chiarire la questione, se non fosse che, come già ampiamente dimostrato dall’ITB Italia del Presidente Giuseppe Ricci, vi sono altri validi motivi tecnico-giuridici che permetterebbero l’esclusione delle attuali imprese balneari dalla messa all’asta.

“Noi – spiega Ricci – abbiamo sempre sostenuto che la questione fosse “nazionale” e che quella del “ce lo chiede l’Europa” fosse solo una scusa di certi politici nostrani per mascherare ben altri interessi. La controversia nasce in Italia e quindi deve essere risolta dalle istituzioni italiane”.

Infatti, già nel novembre del 2011, una folta rappresentanza di balneari partita dall’Italia ebbe modo di incontrare diversi delegati della Commissione UE i quali spiegarono che le imprese balneari avevano pienamente il diritto ad essere salvaguardate e che questo aspettava solo e soltanto al governo italiano, il quale però fino ad allora era stato assente.

Per questo è molto probabile che il prossimo mercoledì Bolkestein si esprimerà in modo chiaro, e nel caso confermasse, come pensano i balneari, che le concessioni balneari non rientrano nella direttiva, allora cadrà un importante alibi “tecnico-politico”.

“A quel punto – sostiene Ricci – si dovrà procedere a ripristinare immediatamente il vecchio art. 37 del Codice della Navigazione, e l’art. 10 della legge 88 del 2001, ovvero le garanzie per le nostre imprese”.

“Comunque – conclude Ricci – noi rimaniamo dell’idea che se il prossimo governo vuole risolvere veramente la questione balneari, le uniche soluzioni certe e definitive rimangono quelle proposte dall’ITB in merito a sdemanializzazione o Diritto di Superficie, delle sole aree urbanizzate”.

Appuntamento dunque a mercoledì 18 aprile a Roma, con l’ITB Italia che sarà presente con tutto il suo Direttivo, per un incontro che si preannuncia fondamentale e che vedrà la partecipazione di numerosi parlamentari di tutte le forze politiche.

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