di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Non una provocazione, bensì una richiesta ragionata ed invocata dal presidente dell’Itb, Giuseppe Ricci: “Vista la situazione, per rispondere a ciò che sta accadendo, vorrei appellarmi alla premier Giorgia Meloni e avere un riconoscimento di benemerenza per la categoria dei balneari”.
Il Governo, a detta di Ricci, non starebbe facendo abbastanza per scongiurare la messa all’asta delle concessioni, così come imposto dall’Europa: “Dopo tante promesse, non abbiamo più risposte. Vivo da 77 anni sulla spiaggia, penso di aver dato tanto e, come me, hanno fatto i miei genitori e i miei nonni. Ho una storia alle spalle. Non possiamo vivere ogni giorno questo patema, senza sapere del nostro futuro”.
I balneari sanno di avere tanti detrattori. Una narrazione che l’Itb respinge con foga: “Abbiamo ottomila chilometri di costa, migliaia di persone sulle spiagge e non succede mai niente. Abbiamo sviluppato un grande comparto, diamo lavoro, ci siamo adeguati ad ogni norma. Abbiamo aumentato le presenze turistiche perché siamo stati bravi. Anziché l’estromissione, chiediamo una benemerenza, una stella al merito. Dobbiamo essere chiamati a Roma dal Capo dello Stato e dalla Presidente del Consiglio per avere questo riconoscimento che meritiamo. In questo modo si potrebbe mettere fine alla bruttissima storia di una direttiva Bolkestein che non ci appartiene. Si riconoscano finalmente e in modo dovuto i meriti dei lavoratori della categoria, che si sono sostituiti allo Stato nel mantenimento e nello sviluppo del settore turistico-balneare. Noi mettiamo quotidianamente a rischio la nostra vita per fare i salvataggi in mare. L’abbiamo sempre fatto e vogliamo continuare a farlo. La nostra categoria ha sempre svolto la propria attività nel rispetto delle regole e delle disposizioni. Per questo continuiamo a svolgere le nostre attività per dare e mantenere un patrimonio pubblico che noi e solamente noi sappiamo far rendere al massimo”.
Ricci elenca tutte le altre attività svolte: “Ripuliamo tutti i giorni la spiaggia e la battigia dai bivacchi notturni e dalla normale frequentazione delle persone. Garantiamo i servizi igienici, le docce sono aperte a tutti e sono sempre pulite e sanificate. Fino al salvataggio in mare, come dicevo poc’anzi, nostro fiore all’occhiello, e all’ordine pubblico. A questi vanno aggiunti i bar, i ristoranti, l’animazione per piccoli e grandi frequentatori”.
Le concessioni dovrebbero scadere alla fine del 2024, quindi tra pochissimi mesi. In tal senso, nei giorni scorsi è andato in scena uno sciopero per protestare proprio contro la possibilità di andare a gara. Un’iniziativa a cui, tuttavia, le associazioni di categoria non hanno risposto in maniera compatta. A non aderire, tra gli altri, è stata l’Itb di Ricci.