SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Tutti felici, nonostante un meteo ‘ballerino’. Le festività pasquali restituiscono al turismo sambenedettese sorrisi che mancavano da ben quattro anni. Il covid, infatti, ha stravolto previsioni e aspettative, con la stagione 2023 che viene considerata la prima di vera normalità.
“A livello di hotel non c’è stato il pienone, ma è andata bene – afferma il presidente di Assoalbergatori, Nicola Mozzoni – in compenso c’è stata tantissima gente nei ristoranti e negli chalet, che erano pieni. E’ stata una bella Pasqua, dopo tre anni influenzati da chiusure, zone gialle, arancioni e rosse e green pass. C’è stata una vera ripartenza. Certo, i margini di miglioramento ci sono, però siamo soddisfatti”.
Non tutti gli alberghi erano aperti: “Ne contavamo circa 12-13 – spiega Mozzoni – essendo una Pasqua ‘bassa’ non c’era la convenienza. Ma chi ha aperto ha lavorato bene”. Gli operatori, in compenso, si faranno trovare pronti in vista del 25 aprile e del primo maggio: “In quel periodo sono in programma svariati eventi, dal ciclismo alla vela, passando per la danza. Gli hotel riapriranno tutti e godremo di buonissimi numeri. Oltre all’attrattività della città, avere manifestazioni collegate aiuta. Ti permette di ammortizzare i costi e proporre prezzi più adeguati”.
L’unico neo è stato rappresentato dal meteo: “Le previsioni erano addirittura peggio di come poi è andata. Anche per questo motivo il last minute non c’è stato”.
Sulla stessa lunghezza d’onda pure la presidente di Assoturismo Marche, Antonia Fanesi: “Pasqua e Pasquetta sono state condizionate dalle previsioni che avevano dato tempo instabile. Nonostante ciò, i numeri, seppur non entusiasmanti, ci sono stati. I ristoranti erano tutti al completo. Lunedì si è notata una grande presenza di giovani provenienti da Lazio e Umbria, attratti dalla cucina e dalle proposte di intrattenimento”.
L’ostacolo dei nuvoloni è stato invece superato da Filippo Olivieri con l’organizzazione di escursioni mirate ad Ascoli, Offida e Loreto: “Le abbiamo abbinate a ottimi pranzi e cene – rivela l’albergatore ed ex assessore – c’è stato parecchio entusiasmo da parte della clientela. C’era chi tornava dopo la pandemia e aveva voglia di fare vacanza e divertirsi”.