“La meravigliosa unicità delle nostre spiagge, la nostra offerta tradizionale, la nostra tipicità, il made in Italy dei servizi hanno bisogno di una rinnovata prospettiva imprenditoriale, non certo di una svendita”. Lo afferma Michela Vittoria Brambilla, ex ministro del Turismo, candidata del centrodestra alla Camera. “Il via libera del governo Draghi alla mappatura delle concessioni, a cominciare da quelle balneari, da mettere a gara per ottemperare alle norme europee fa supporre che lo stesso esecutivo voglia emanare, davvero negli ultimi giorni di vita, i decreti delegati previsti dalla riforma. Tanto attivismo appare non solo sbagliato per la nostra economia, ma anche ingiustificato e inopportuno”.
Osserva la Brambilla: “Il governo Draghi dovrebbe lasciare il compito al prossimo governo, per ragioni sia tecniche che politiche. Non è affatto vero che da questa decisione dipende la possibilità di incassare la terza rata del Pnrr. Né che debba essere rispettata la sentenza del Consiglio di Stato che indica il 31 dicembre 2023 come data ultima per metter a gara le concessioni: la sentenza non è esecutiva, perché su di essa pende un ricorso alla Cassazione a sezioni unite. Siamo quindi nell’ambito della pura politica. E allora il rispetto verso il Parlamento e il senso dell’opportunità suggeriscono di non imporre soluzioni a legislatura ormai conclusa”.