SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giuseppe Ricci presidente dell’Itb Italia continua a parlare della Bolkestein, non vuole far scendere il sipario su questa Direttiva e continua a lottare affinché si trovi una soluzione.
«Noi continuiamo a programmare facendo quello che ci sembra più giusto, affinché la Direttiva Bolkestein non debba avere più corso – spiega Ricci -. Martedì durante l’incontro con la Ministra Paola De Micheli in Ascoli Piceno Nello Tizzoni, titolare de ‘La promenade’ è riuscito ad avere la possibilità di intervenire durante la riunione per i terremotati. Noi vorremo la collaborazione dei cittadini, perché a fine 2020 scadono le licenze, e se non c’è un documento ufficiale di proroga emanato dal Governo ho perso la mia concessione, perché potrò riavere l’affidamento solamente tramite asta. È significativo che non si è mosso niente, e che addirittura la De Micheli ha delegato un’altra persona, Franceschini, per occuparsi della vicenda, stiamo andando verso un punto di non ritorno.
Lunedì 3 febbraio ci sarà nel palazzo della Regione Marche un incontro dal titolo ‘Definizione procedure Bolkestein’ e andremo a spiegare all’Assessore Moreno Pieroni le nostre ragioni, il motivo per cui consideriamo questa direttiva scellerata. Il problema è in uno stato terminale, e noi ci stiamo ancora facendo tritate dalle grandi forze che hanno trovato una soluzione legale per toglierci ogni diritto. Il Governo deve prendersi le sue responsabilità e noi vogliamo un tavolo con il Ministro Franceschini. Noi le
Aste non le faremo mai, trenta mila concessioni e cinquecentomila famiglie non possono rimanere senza niente».
Nello Tizzoni racconta la sua storia: «Nel 2006 prendo un mutuo e compero uno stabilimento, una pazzia delle più grandi, gli auditori a cui ho raccontato all’incontro con la Ministra De Micheli si sono messi nei miei panni, perché prima avevo delle garanzie, e dal 2009 e sette governi abbiamo una proroga lunga ma con dei comuni che non la hanno applicata. Il sindaco Mangialardi di Senigallia l’ha applicata, San Benedetto del Tronto ancora no. In Spagna e in Portogallo Hanno concesso 75 anni di proroga, in Italia secondo alcuni politici la proroga lede i diritti dell’Europa e della libera concorrenza. Le aziende del Turismo vogliono arrivare dove è già il turismo. Noi non siamo lobbisti ma piccole famiglie, e non possono toglierci una vita di sacrifici. Noi non sappiamo nemmeno se conviene comperare ombrelloni, sdraio e materiali nuovi, non è facile investire senza sapere cosa ci riserva il futuro».