SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Poche stanze libere. E la carovana della Tirreno-Adriatico si sposta altrove. Succede all’Hotel Progresso, albergo che da sempre ospitava i partecipanti alla corsa dei due mari.
Fino a tre anni fa la struttura apriva le porte ad un’intera squadra. 15-18 persone, che nella maggior parte dei casi dormivano in doppia, occupando al massimo 10-12 camere. Poi, nel 2015 e 2016 la decisione di accogliere giudici di gara, medici e staff in 18 camere, tutte singole.
Sarebbe dovuta andare così pure quest’anno, ma 26 delle 39 stanze disponibili sono abitate dai terremotati. Ne rimangono 13, troppo poche per l’organizzazione che a quel punto si è rivolta altrove, in quanto non intenzionata a separare la delegazione.
Gran parte dei terremotati provengono da Accumoli, a cui si aggiungono piccoli gruppi di Amatrice e Camerino.
Nell’accordo siglato a settembre tra Regione Lazio e Comune di San Benedetto si parlava espressamente di permanenza semestrale. Gli operatori erano al corrente della sovrapposizione con l’appuntamento sportivo e il Progresso si era premunito anzitempo. Tuttavia, il sisma del 30 ottobre ha fatto saltare conti e previsioni.
Il pernottamento in Riviera dei partecipanti alla Tirreno-Adriatico è un argomento assai sentito dagli imprenditori turistici, che spesso in passato avevano lamentato il mancato coinvolgimento a vantaggio di alberghi di altre città.
L’edizione 2017, oltre al tradizionale epilogo in Piazza Giorgini, prevedrà una penultima tappa da Ascoli a Civitanova. Lo scenario consentirà di coprire ben due notte negli hotel sambenedettesi, invece che una sola.
Considerando per ciascuna camera un prezzo di 60 euro, il mancato incasso toccherebbe i 2 mila euro. Ma a preoccupare è più che altro l’interruzione di un accordo prorogato per oltre vent’anni.
Ad ogni modo, gli sfollati lasceranno l’hotel di Viale Trieste il 18 aprile. La calda stagione incombe.