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Ugo Nespolo firma un’opera per i 100 anni della Samb. “Questo incarico l’ho accettato volentieri”

Presente anche l’assessore alla cultura Lina Lazzari: “Oggi San Benedetto può dire la sua sotto l’aspetto artistico. La nostra città ha bisogno di molte cose e, tra queste, c’è anche l’arte"
Pubblicato il 30 Luglio 2023

di Davide Balestra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Torna a San Benedetto del Tronto Ugo Nespolo con la sua opera dedicata al Centenario della Sambenedettese. “L’essere tornato qui mi emoziona” dice l’artista. Intorno alle 19:00 di oggi, di fronte alla statua ‘Lavorare Lavorare Lavorare’, Nespolo ha presentato la sua creazione con l’evento che è stato condotto da Remo Croci.

Da Paolo Beni a Maurizio Simonato. Ma anche Giovanni Romani, Francesco Chimenti e Nino Silenzi. Presenti tanti ex rossoblu che non sono voluti mancare all’evento.

A prendere la parola è Paolo Perazzoli che, in apertura, ha voluto raccontare il colloquio tra lui e l’artista. “Quando Remo diede l’idea di contattare Nespolo per costruire un’opera dedicata ai 100 anni della Samb, lo stesso Ugo mi disse questa frase. ‘Se ci devo mettere la firma, devo fare una cosa seria. Un qualcosa che rimanga nelle case e negli uffici come un’opera’”. L’ex sindaco prosegue. “Credo che un pezzetto di me sia dentro la storia della nostra Samb”. Quindi l’opera. “L’artista ha creato 50 copie di questo prodotto. Il valore commerciale è intorno agli 800€”.

Parola quindi a Nespolo, creatore della serigrafia. Tra ricordi e Sambenedettese. “Mia madre era marchigiana, di Moresco. Da bambino venivo qui e, tra l’altro, parlavo perfettamente marchigiano (ride, ndr). La mia serigrafia? La Samb ha compiuto cento anni. Ho accettato volentieri di fare quest’opera. L’ho fatto perché l’arte deve essere più umile”. Un messaggio anche al monumento ‘Lavorare Lavorare Lavorare’. “Vi garantisco che è conosciuto moltissimo per tante ragioni. In Australia un grande collezionista se lo è addirittura tatuato sulla gamba. Oggi vorrei fosse tenuto un po’ meglio”.

Presente anche Lina Lazzari, assessore alla cultura, che sottolinea. “Spero che quello della Sambenedettese sia un ritorno al futuro più che al passato. Oggi San Benedetto può dire la sua sotto l’aspetto artistico. La nostra città ha bisogno di molte cose e, tra queste, c’è anche l’arte. L’arte deve essere condivisa, deve creare emozione e partecipazione. La nostra città avrebbe bisogno di maggiore coraggio”.

Quindi Gino Troli, presidente del Circolo Sambenedettesi, che sottolinea come sia necessario “guardare al futuro. Tutti speriamo in un domani più roseo per la Samb. Bisogna seguire le indicazioni che arrivano dall’alto, come quelle del maestro Nespolo”. Lo stesso Troli, infine, menziona l’evento del prossimo 11 agosto. “Alla Palazzina Azzurra ci sarà la Serata Azzurra. Presenteremo una promo di circa 20 minuti sulla Sambenedettese. In autunno, invece, ci sarà il film della durata di un’ora circa”