Un inizio di stagione estremamente problematico poi, nella seconda parte del campionato, le cose hanno iniziato a prendere la piega giusta. Ma era inesorabilmente tardi. Il direttore generale della Sambenedettese Luca Faccioli fa il punto in un’intervista rilasciata a Lara Facchini per il Resto del Carlino. «Non abbiamo mai nascosto, sin dalle prime dichiarazioni, che sarebbe stato difficile l’inizio per una serie di motivi – spiega -. Innanzitutto la mancanza di tempo. Per organizzare bene non serve solo la solidità economica, ci vuole tempo e non ci si è mai trovato a dover formare una struttura sportiva/organizzativa in così pochi giorni dal nulla. Con la gravante di dover allestire poi, una squadra a mercato chiuso, con svincolati e giovani di serie da dover far giocare obbligatoriamente e senza lo slittamento del campionato».
Faccioli ricorda come la società si ritrovò in mano una squadra con zero tesserati a settembre quasi concluso. «Il 24 settembre la Samb non aveva calciatori e la prima gara andava giocata il 29. Federazione e Lega non ci sono state d’aiuto e non è stato semplice. Non ultima la preparazione, di solito si inizia almeno cinque settimane prima con organico a disposizione, qui abbiamo tesserato giocatori e staff il giorno prima della gara».
Poi è arrivato il mercato di gennaio che Faccioli definisce perfetto. «Sia in uscita, che non è mai banale, sia in entrata a completare una rosa che se ci fosse stata la possibilità di allestirla nei tempi e modi giusti all’inizio di stagione sicuramente avrebbe primeggiato in campionato, come successo nella seconda fase, ed è questa la cosa che purtroppo più da fastidio, ma non è dipesa da noi».
La prossima stagione dovrebbe essere «Penso che nella loro globalità visto quanto detto prima molti giocatori vogliano restare alla Sambenedettese e abbiano anche dimostrato di esprimere valori importanti e di essere vincenti in questa categoria Ma per questo aspettiamo alcune valutazioni della proprietà a breve nella programmazione della prossima stagione sportiva».