SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il presidente Roberto Renzi si pronuncerà ufficialmente domani sulle dimissioni presentate da Sante Alfonsi e Stefno Visi che, questa sera, hanno incontrato il patron rossoblu a Roma. Domani saranno sciolte le riserve sul futuro del tecnico e del preparatore dei portieri le cui dimissioni sono evidentemente “revocabili”.
Ed è proprio su questo che ruota tutta la vicenda. Nel momento in cui Alfonsi, nel corso della conferenza stampa di Genzano, ha dichiarato che il presidente avrebbe deciso se accettare o meno le sue dimissioni, ha lasciato aperto uno spiraglio. Spiraglio la cui esistenza è confermata dal viaggio a Roma fatto nel pomeriggio per partecipare ad un incontro con il presidente. Incontro nel corso del quale è stata lasciata aperta la porta ad un ritorno all’ovile dei due tecnici.
Ma a che prezzo? Sul piatto della bilancia non c’è soltanto la fiducia del presidente nei confronti di Alfonsi e Visi ma anche (e forse soprattutto) l’esatto opposto. E’ il patron rossoblu, a questo punto, che è chiamato a dimostrare qualcosa affinché si possa andare avanti. O meglio: affinché questo staff tecnico continui a metterci faccia e impegno.
E a questo punto la decisione che è stata annunciata per domani, al netto di tutte le “indiscrezioni” giornalistiche delle ultime ore (“Nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche. Si diceva che l’Italia stava vincendo per 20 a 0 e che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d’angolo”) sarà effettivamente presa domani. E con molta probabilità non dovrà essere soltanto Roberto Renzi a scegliere di confermare Alfonsi e Visi (decisione che sembra essere scontata), ma anche Alfonsi e Visi a scegliere se restare oppure no. E in entrambi i casi la responsabilità della scelta cadrà tutta sul presidente.