SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Essere stato chiamato dal direttore e dalla società è per me una grande soddisfazione”. Giorgio Roselli si presenta motivato al Riviera delle Palme e nel corso della presentazione ufficiale alla stampa ha svelato che ieri, il giorno in cui è arrivato l’ingaggio in rossoblù, era il giorno del suo compleanno.
Roselli, 61enne ex calciatore di Taranto, Sampdoria, Bologna e Pescara ha ricordato il calore del Ballarin ma anche i suoi trascorsi calcistici. “Quando sono arrivato a Taranto – ha spiegato – sono stato accolto con le pietre. Dopo un po’ quando uscivo dal campo i tifosi toglievano gli striscioni. Il calcio è questo”.
Da qui il collegamento all’ambiente rossoblu e al momento della Samb: “Questa è una piazza in cui i tifosi alla fine della partita ti applaudono se hai dato il massimo”. Roselli è fermo da diversi mesi ma afferma di sentirsi energico e pronto a questa nuova avventura: “Dopo 43 anni di calcio professionistico – ha spigato – potevo anche stare a casa. Ma io sto bene sul campo, è a casa fermo che non posso stare”.
Roselli ha definito la Samb una squadra “in ottime condizioni fisiche” ma ha anche parlato della necessità di un miglioramento. “Con la società non abbiamo parlato apertamente di obiettivi – ha detto – ma è logico che finché la Samb non è in serie B la priorità è fare il meglio possibile in C”.
Il nuovo allenatore della Samb non vuole parlare di moduli: “Solitamente preferisco mettere i migliori giocatori a disposizione in condizione di mettere in campo le proprie migliore qualità”.