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Rogo Ballarin, l’emozione di Massi e Palladini: “Quel tragico giorno resterà nei nostri cuori”

Il presidente rossoblu: "Ho vissuto questo settore tutte le domeniche, ci 'vivevo'. Gli avversari si intimorivano quando entravano dentro lo stadio"
Pubblicato il 7 Giugno 2024

di Davide Balestra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Sono trascorsi 43 anni dal tragico rogo dello Stadio Ballarin. Per l’occasione, intorno alle 18:30, la tifoseria – insieme al presidente della Samb, Vittorio Massi, e i suoi collaboratori – si è ritrovata dietro all’ormai ex Curva Sud per onorare la memoria di Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni, le due donne che persero la vita nell’incendio. “Sono qui perché vorrei essere uno di voi” ha detto Massi, rivolgendosi ai tifosi. “Ho vissuto questa curva tutte le domeniche. Ogni volta che giocava la Samb, la squadra avversaria si intimoriva. Qui ci vivevo”. Il presidente aggiunge. “Mi rivolgo a voi tifosi: quest’anno vi abbiamo visto in tutti gli stadi, spero di mettercela tutta per vincere il campionato” e conclude. “Il mio sogno è quello di far diventare il Riviera delle Palme il nuovo Ballarin”, un pensiero ribadito a più riprese in questi ultimi mesi.

Dalla partita, quella tra Samb e Matera che avrebbe sancito la promozione in Serie B dei rossoblu, alla tragedia. “Ero nel settore distinti – ricorda Ottavio Palladini, attuale allenatore della Samb – Ero con mio zio e i miei cugini. Un giorno di festa che si trasformò in una tragedia. Resterà per sempre nei nostri cuori”. Palladini è tornato sulla panchina della Samb dopo diversi anni. “Sono state settimane entusiasmanti. Mi vedo tutti i giorni con De Angelis (direttore sportivo, ndr), cercheremo di fare bene. Ai tifosi? Non posso dire che grazie, ma non li scopro certo io. Se lotteremo sul campo ci daranno una grande mano, sicuramente”.

E a commentare questa giornata ci ha pensato anche la leggenda rossoblu, Maurizio Simonato. “Ogni volta che arriva il 7 giugno, il pensiero va a quel giorno – dice emozionato – Vidi scene incredibili, rimasi senza parole”. Presenti tanti giovani a mantenere vivo il ricordo delle due tifose scomparse. “Questo mi fa piacere. Vuol dire che c’è continuità. E che tutti tengono alla Samb. Nuova stagione? Ho sempre avuto fiducia in Massi, lasciamolo lavorare”. E sulla scelta di Palladini, Simonato svela un piccolo aneddoto. “Per me è come se fosse un figlioccio”, ovvero “lo feci debuttare in Serie C quando aveva 18 anni. Ripongo tanta fiducia in lui”.