di Davide Balestra
La Sambenedettese del Presidente Renzi è pronta ad affrontare questa seconda stagione consecutiva in Serie D. Dopo aver annunciato la sede del ritiro estivo (Sarnano, dal 24 al 2 agosto) e le prime amichevoli (27/7 Samb -Sarnano e 13/8 triangolare con Civitanovese e Rimini), nella giornata odierna il club rossoblù presenta quella che sarà la nuova stagione.
“Investitori? Vi siete fatti un film a episodi – dichiara il Presidente Renzi – addirittura avete scritto che ho litigato con Francesco Colucci. Io non ho cercato investitori e investitori non esistono. Di Giovanni? L’ho sentito perché quando c’è stata la notizia dell’abbandono del titolo del Notaresco, mi sono sentito in dovere di chiamarlo e, dopo una lunga chiacchierata, gli ho detto sotto forma di battuta ‘vieni a darmi una mano’. Ribadisco che le quote della Samb non sono in vendita. Non ho visto e sentito altri manager. Difficoltà? Non ce ne sono. Ci siamo iscritti alla Serie D e la Co. Vi. Soc ci ha fatto anche i complimenti. I veri e unici proprietari sono Renzi e Colucci”.
Trattato poi anche il caso stipendi: “I rimborsi sono a scadenza e io le ho rispettate. Anzi io le ho anche anticipate perché quando dico una cosa la mantengo. Entro il 30 giungo sono stati pagati tutti”.
Hanno fatto poi discutere gran parte della tifoseria gli addii del difensore Tomas e dell’attaccante Fall. Il Presidente ha poi chiarito il tutto: “Su Tomas vi racconto come è andata. Con lui abbiamo fatto una videochiamata per sistemare il contratto. Poi mi ha chiesto di arrivare in ritiro con quattro giorni di ritardo. Gli ho detto che avrei parlato con il Direttore in merito a ciò. Poi sia io, il direttore che il mister non abbiamo più sentito Tomas. Successivamente è uscito il suo post sui social ma mezz’ora prima era già uscita la firma con il Lumezzane. Con Fall invece non è stato riconfermato per scelte tecniche. Ho chiesto al mister e direttore una lista di quelli da riconfermare e Fall non c’era. Non c’è nessuna diatriba con il calciatore. I premi? Non esistono. In Serie D i premi non esistono.
Tratti poi i casi Donati e Antonioli, i due allenatori esonerati nel corso della scorsa stagione. “La scelta di pagare i loro stipendi alla fine? Scelte personali. Sono arrivato all’ultimo giorno per scelta personale. Sotto l’aspetta economico finanziario io vi confermo la cosa che ho già detto cento volte. Non ci sono problemi, la società è solida.
