di Davide Balestra
E’ una stagione da incorniciare quella disputata dal Porto d’Ascoli che, nella sua prima esperienza in Serie D, riesce a conquistare l’ottava posizione con 49 punti.
“Per noi è stata una stagione storica” – esordisce il Presidente Vittorio Massi -“ E’ stata la nostra prima volta in Serie D, l’abbiamo studiata e abbiamo capito come ci si deve comportare. Il prossimo anno sarà ancor più difficile”.
Nel girone del Porto d’Ascoli infatti potrebbero essere inserite squadre importanti come la Fermana e l’Aquila (quest’ultima dovrà giocarsi la finale playoff).
“Abbiamo fatto un conteggio delle squadre che potrebbero essere ammesse nel girone e abbiamo notato come ci potrebbero essere tutte grosse città. Noi saremo sempre la ‘squadretta’ del quartiere. Ci potrebbe essere l’Aquila che sta facendo gli spareggi, ma attenzione anche a Termoli, Senigallia. O anche Sambenedettese (se non dovesse essere ripescata), Tolentino e Chieti sono avversari difficili da affrontare. Oltre loro, attenzione anche al Fano che farà uno squadrone e non vorrà rischiare come quest’anno”.
Un Girone F di Serie D tosto, in cui il Porto d’Ascoli riesce a dire la sua. Ora si pensa anche alla nuova stagione, con un pensiero sugli under: “Abbiamo fatto un ottimo campionato sicuramente, nessuno si aspettava un Porto d’Ascoli del genere. Poi hanno visto che portavamo risultati importanti e hanno iniziato ad aspettarci. Sono emerse delle difficoltà, legate soprattutto agli infortuni di Napolano e Battista ad esempio. Siamo stati un po’ rimaneggiati però chi li ha sostituiti ha fatto bene. Siamo stati penalizzati molto spesso oltre il 90’. Dopo novanta minuti abbiamo perso diversi punti, a conferma di quanto questo campionato sia difficile e che fino al 95’ o 97’, il risultato può cambiare. Io credo che ad oggi la Serie D sia una C2 vera e propria”.
“Questione under? Quest’anno ci saranno i 2004. L’annata dei 2004 è l’annata che è stata penalizzata dal Covid che non gli ha permesso di giocare. Attualmente non si sa dove pescare un 2004 buono visto che, sono stati quelli più penalizzati dal Covid. Noi faremo affidamento sui nostri e speriamo che qualcuno uscirà bene. Un conto è giocare con la Juniores e un conto è scendere in campo in Serie D. Sono situazioni completamente diverse, l’impatto sarà grosso. E’ una situazione simile a quando abbiamo lanciato Alessandro Evangelisti . Oggi lui è un perno del nostro centrocampo”.
Il sogno di ogni Presidente è quello di pescare dal proprio settore giovanile uno o più giovani che magari un giorno, possano arrivare a giocare nei grandi palcoscenici: “Riccardo Orsolini è l’esempio più bello che possa esserci in provincia di Ascoli Piceno. Una società come la nostra punta sicuramente ad avere un secondo Orsolini. Quest’anno Evangelisti è stato inamovibile, ci sarà sicuramente mercato su di lui però vediamo come si evolverà la situazione”.
“Il nostro lavoro principale è il settore giovanile, è una fonte di guadagno sportivo e un’opportunità per avere una possibilità. Bisogna essere bravi a mettere il ragazzo nel momento giusto al posto giusto. Oltre ciò però, chi lancia il ragazzo, deve avere anche una buona dose di coraggio”.
Tiene banco nell’ultimo periodo la questione stadio. “E’ sempre difficile mettere tutti d’accordo. Il nostro obiettivo non è fare una cosa nuova ma vogliamo piuttosto sistemare una struttura che ha i suoi anni e ha bisogno di una ristrutturazione. E’ una questione comunale, vediamo quello che succederà. Qualcuno è arrivato a dire che io avrei chiuso il settore giovanile, quando in realtà giusto poco tempo fa, abbiamo disputato un torneo in Puglia ed è stata un’esperienza fantastica per tutti i ragazzini e i genitori che sono andati. Queste occasioni ti fanno capire quanto sia bello il calcio. Vedere i ragazzi felici di affrontare squadre calabresi, campane, pugliesi è sempre fantastico. Dopo, se su 300 ragazzi ti esce un caso simile a quello di Orsolini, è ancor più bello. E’ il sogno di tutti i settori giovanili e di tutti presidenti, non tanto perché lo vendi e ricavi dei soldi, ma perché sei stato tu quello che ha dato l’opportunità a un ragazzo di realizzare un sogno, il sogno di giocare in Serie A o in Serie B. Noi quest’anno siamo arrivati secondi nella classifica dei giovani di valore, alle spalle solo del Tolentino”.