Tabellino: Serra Fasano 28-26 Hc Monteprandone
Fasano: Lusverti, Guarini, Giannoccaro 5, Gallo 1, Raimondi 6, Pignatelli 6, Monopoli, Martucci, Colucci, Saponaro, Vicenti 4, Trapani, Semeraro, Passiatore G., Passiatore Luigi 6, Kola.
Monteprandone: Mucci, Grilli 4, Landeiro 10, Farias 3, Salladini Mirko, Di Girolamo 1, Cani, Muccitelli 3, Zalazar 2, Rossi, Salladini Moreno, Zilliacus, Romussi 3, Cela.
Si ferma dopo dodici vittorie consecutive la cavalcata dell’Hc Monteprandone, battuta 28-26 sul campo del Fasano. Una sfida accesa, ricca di intensità e tensione agonistica, in cui la determinazione dei padroni di casa ha avuto la meglio sulla già promossa capolista.
La formazione pugliese, ancora in corsa per la promozione, ha approcciato l’incontro con maggiore fame e lucidità, sfruttando al massimo gli errori avversari. L’Hc, dal canto suo, ha pagato il calo di concentrazione delle ultime uscite, come sottolineato anche da mister Andrea Vultaggio: «Abbiamo giustamente pagato il trend in discesa degli ultimi tempi».

L’allenatore biancoblu ha poi evidenziato come il Monteprandone avesse avuto comunque l’occasione per pareggiare nel finale, ma senza riuscire a concretizzarla: «Nonostante abbiamo avuto in mano il tiro del pareggio a poco meno di due minuti dalla fine». Decisive, secondo Vultaggio, le troppe palle perse, gli errori in difesa e le poche parate tra i pali.
Il tecnico ha riconosciuto la prestazione del Fasano, che «ha fatto la partita che doveva fare», sfruttando con lucidità le imprecisioni ospiti. Una battuta d’arresto che può servire da lezione per la capolista, già certa della promozione in Serie A Silver, ma ancora in lotta per chiudere la stagione al primo posto.
«Abbiamo una motivazione in più per lavorare forte in queste due settimane», ha aggiunto Vultaggio in vista dello scontro diretto contro Chieti, in programma il 12 aprile, in cui Monteprandone potrà riscattarsi davanti al proprio pubblico.