lunedì 16 Giugno 2025
Ultimo aggiornamento 08:56
lunedì 16 Giugno 2025
Ultimo aggiornamento 08:56
Cerca

Napolano si racconta: “Con Vittorio Massi mi sono lasciato bene. Due Samb? Sarebbe inusuale”

L’attaccante spiega l’addio al Porto d’Ascoli e non solo: “Separati in maniera civile. Ciò che abbiamo fatto difficilmente verrà replicato”
Pubblicato il 17 Luglio 2023

di Davide Balestra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Sono quasi cento i gol messi a segno da Giordano Napolano con le casacche di Sambenedettese e Porto d’Ascoli. “Il mio, in questa città, credo di averlo ampiamente fatto”. Dall’avventura in ‘orange’ fino all’addio a Vittorio Massi, passando per l’ipotesi delle due Samb.

“Negli ultimi anni siamo riusciti a portare il Porto d’Ascoli, un piccolo quartiere, in Serie D. A una sola categoria dal professionismo – spiega Napolano – . Sono arrivato quattro anni fa. Nel primo sono riuscito a vincere il titolo di capocannoniere. Sia in campionato con sedici reti che in Coppa Italia con cinque”. Quindi la storica promozione in Serie D di due anni fa. “Da quel momento è cambiato qualcosa. Tutto il mondo Porto d’Ascoli è diventato ancor più professionale”. Sono due le salvezze consecutive ottenute nella massima categoria dilettantistica. Nell’ultima stagione la zona playoff sfiorata. Si poteva fare di più? “Si può fare sempre meglio, nel calcio come nella vita – afferma l’attaccante –  La verità però sta nel mezzo. L’obiettivo chiesto era la salvezza. E l’abbiamo raggiunto. E’ vero, forse avremmo potuto raccogliere qualche punto in più. Ma non sono sicuro che saremmo riusciti ugualmente a raggiungere la zona playoff”.

L’addio al Porto d’Ascoli – oggi San Benedetto Calcio – e al Presidente Massi. “Mi sono separato in maniera molto civile, siamo rimasti in buoni rapporti anche se abbiamo preso strade diverse. Ora voglio provare nuovi stimoli. La nascita di due Samb? Sarebbe inusuale”. Da una parte la già citata San Benedetto Calcio. Dall’altra la Sambenedettese di Roberto Renzi.”Sto seguendo poco la situazione. Non so se la Sambenedettese si iscriverà o meno. Ma ribadisco, una situazione del genere non credo sia comoda per la città”.

Da Nazareno Battista fino a Vittorio Pietropaolo e Kevin Buonavoglia. Alcuni ragazzi dell’ormai ex Porto d’Ascoli prenderanno parte al progetto San Benedetto Calcio. “Anche con loro mi sono lasciato bene. Eravamo e siamo tutt’ora una famiglia. Giocare in squadre diverse ci rende nemici solo sul campo. Siamo ancora in contatto. Sinceramente, ciò che abbiamo fatto difficilmente verrà replicato”. Una vera e propria famiglia, fuori e dentro al campo. “Il nostro è stato un gruppo vincente, anche in Serie D. In tanti davano per scontato la permanenza della categoria. In realtà non è mai stato così. Negli ultimi due anni siamo stati sempre gli stessi sul rettangolo di gioco, basti leggere le formazioni. In campo c’erano sempre i medesimi nove o dieci undicesimi. Si era creato un gruppo solido. Secondo me indistruttibile. E i risultati lo hanno dimostrato”.

Quindi la nuova missione Maceratese. “Sarà un campionato difficile, tutte le rivali si stanno attrezzando bene. Penso a Civitanovese o Colli ad esempio. La società? Ho avuto un approccio positivo, sia con essa che con la città. Credo che questa piazza meriti almeno la D”.