di Davide Balestra
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. «Ci siamo prefissati degli obiettivi e li abbiamo raggiunti con successo». La voce è quella di Vittorio Massi. Il presidente della Sambenedettese, intervenuto a Tvrs ha parlato del momento dei rossoblù e di quello che è stato il suo progetto lasciando il Porto d’Ascoli per avviare il percorso che ha portato al ritorno della squadra tra i professionisti.
«Conoscevo la piazza essendo un sambenedettese – dice Massi – . I ragazzini mi salutano come se fossi il Papa (ride, ndr). Ora bisogna coltivare questa passione. Qui è rinata la tradizione e la passione. Merito mio? Forse sì. Ma al di là di tutto, vedere questa gioia per la squadra di calcio della città è una bella soddisfazione».
Nella prima stagione (2023/24) non tutto, però, va come sperato. La Sambenedettese, infatti, chiude il girone F di Serie D con un quarto posto e una finale playoff persa. Il direttore sportivo, Stefano De Angelis, fu criticato. Ma Massi non mollò; anzi. «L‘ho riconfermato l’anno scorso. E lo stesso vale per la prossima stagione in C. Ero convinto che ce l’avrebbe messa tutta. Anche perché – dice il numero uno – vado d’accordo con lui. E in una squadra non è mai scontato che presidente e DS vadano d’accordo».
Massi riceve complimenti da tutte le Marche. E non solo. «Nei giorni scorsi ho incontrato un signore, pensate, di Sora. Mi ha fatto i complimenti dicendo ‘posso stringerle la mano’?. Una cosa che non avrei mai immaginato. Così come a Senigallia, dove alcune persone mi hanno detto ‘vieni a fare il presidente da noi’. Fa piacere; ma io sto bene a San Benedetto».