di Davide Balestra
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Sambenedettese è salva aritmeticamente. La vittoria di misura con il Vastogirardi, arrivata ieri pomeriggio al Riviera delle Palme, ha consegnato al club rossoblu la permanenza in Serie D. Almeno, per ora, quella sul campo.
La città di San Benedetto del Tronto infatti, al termine della Regular Season, si appresta a vivere un’altra partita. Quella fuori dal rettangolo verde. Mancano solo Vigor Senigallia e Avezzano per chiudere la stagione ma ad oggi, ciò che più conta, è la situazione societaria. Senza ribadire in maniera ridondante ciò che sta avvenendo, l’attuale Sambenedettese continua a non dare garanzie. Il Presidente Roberto Renzi, che al momento non sembrerebbe troppo convinto a lasciare il club – vedasi il rifiuto alla Quanton e non solo – è adesso tenuto a trattare i rimborsi spesa. In Serie D, essendo dilettanti, la questione è ben diversa e i pagamenti possono essere ottemperati entro il trenta del prossimo giugno.
I calciatori, che ieri hanno tirato un bel sospiro di sollievo con la salvezza raggiunta, attendono novità. Nonostante tutto, Angiulli e compagni non hanno mai abbandonato la barca ma sono sempre stati vicini alla causa. Che questo sia motivo di orgoglio o meno, sono i tifosi a giudicarlo. Ma di certo, scendere in campo in queste condizioni e raggiungere l’obiettivo sperato, non è da tutti. Da Manoni, arrivato per ‘tappare’ il vuoto lasciato dall’addio di Alfonsi, fino ai vari Angiulli e Vita, due dei trascinatori della squadra.