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La Samb di Massi può chiamarsi Samb. Il tribunale respinge il ricorso di Renzi e gli chiede le spese legali

Nelle ultime ore è arrivata la sentenza del Tribunale di Ancona. A darne notizia è stato il direttore generale rossoblu Roberto Ricci
Pubblicato il 14 Agosto 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il Tribunale di Ancona, nella sua sezione specializzata in materia di impresa, ha respinto il ricorso presentato dalla AS Sambenedettese Srl di Roberto Renzi. La società presieduta dall’immobiliarista romano aveva proposto un ricorso d’urgenza con l’obiettivo di inibire l’attuale Sambenedettese, presieduta da Vittorio Massi, dall’utilizzo della denominazione e del marchio “Samb”.



La società di Massi, rappresentata legalmente dall’avvocato Carlo Arfè, si è costituita in giudizio, contestando integralmente le richieste avanzate da Renzi e chiedendo il rigetto del ricorso. Nelle ultime ore, la sentenza del tribunale ha stabilito l’insussistenza dei presupposti necessari per concedere la tutela d’urgenza richiesta da Renzi. Questo significa che la Sambenedettese di Vittorio Massi può continuare ad utilizzare la denominazione.

In aggiunta, il Tribunale ha condannato la AS Sambenedettese di Renzi al pagamento delle spese legali, infliggendo un ulteriore colpo alle pretese della società. A comunicare ufficialmente l’esito della vicenda è stato il direttore generale rossoblù, Roberto Ricci, sottolineando la soddisfazione per la decisione del Tribunale che conferma la legittimità dell’operato della società guidata da Massi.