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La Samb chiede il Riviera per almeno 15 anni. Ecco come funzionano le convenzioni ad Ascoli, Fermo e Pescara

I rossoblu potrebbero valutare anche una concessione di cinque anni, a patto che la valutazione economica sia sostenibile
Pubblicato il 9 Novembre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Tra campionato e questione ‘Riviera delle Palme’. La Sambenedettese continua a lavorare su più fronti. Se da una parte c’è Maurizio Lauro che, assieme ai suoi ragazzi, prepara la gara contro la Matese; dall’altra c’è Vittorio Massi che continua a programmare il futuro del club. A partire proprio da quello del Riviera, con la sostenibilità economica come strada maestra.

La società rossoblu chiede un affidamento pluridecennale, almeno di quindici anni per poter poi chiedere il finanziamento al Credito Sportivo. Questo perché la Samb, attraverso la figura di Massi, vorrebbe portare avanti l’opera di restyling del Riviera delle Palme. Un impianto che non si limiti solo alle partite di calcio, ma che sia dedito ad ospitare anche attività che comprendano tutto il territorio, sambenedettese e paesi limitrofi. Così da rendere partecipi sponsor e territorio alla sostenibilità della Samb, la prima squadra della città.

Dunque almeno quindici gli anni per quanto riguarda l’affidamento. I conti devono essere in ordine, questo vuole la società. E se dovessero esser concessi cinque anni? Se la valutazione economica dovesse risultare sostenibile, la società potrebbe rifletterci. Altrimenti la strada risulterebbe bloccata.

Ma nel frattempo, cosa succede sugli altri campi del territorio? Il ‘Bruno Recchioni’ di Fermo, ad esempio, è di proprietà del comune ma è gestito dalla Fermana Football Club. La società si fa carico delle spese di gestione e manutenzione ordinaria di tutta l’impiantistica. La durata della convenzione è di cinque anni, prorogabile per altri due. Essendo partita nel 2018, essa scadrà tra due anni.

Nel caso di Pescara, lo stadio ‘Adriatico Giovanni Cornacchia’ è di proprietà del comune, che si occupa anche della gestione e delle spese. Il Delfino Pescara fa richiesta per l’utilizzo, quando ci sono le partite, del campo e tutto ciò di cui ha bisogno. Ad Ascoli, lo stadio ‘Del Duca’ è di proprietà del comune ma lasciato in gestione all’Ascoli Calcio. In questo caso si tratta di una convenzione decennale, rinnovata proprio nel 2023. Le spese di gestione, quindi, sono a carico della società di calcio che paga un canone.

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