“Le cose non sono andate come descritte nella comunicazione della società del Porto d’Ascoli Calcio. Ciò che noi abbiamo riscontrato nella giornata di domenica è un comportamento da parte di alcuni adulti della squadra avversaria come quello di persone non consone a ricoprire ruoli educativi visti i modi di agire non adeguati all’ambiente del campo da gioco: sempre pronti all’offesa nei confronti dei calciatori e dello staff”. E’ con queste parole che la dirigenza del Torrione Calcio repliche alle accuse arrivate dal Porto d’Ascoli dopo il match tra le due squadre per la categoria “Giovanissimi”.
“Abbiamo ascoltato parole equivoche e scorrette verso la nostra panchina e, in ultimo, un attacco ad un nostro collaboratore. Il nostro invito è quello di fare una riflessione: i bambini ci hanno guardato, ognuno di noi adulti nel contesto squadra farà le sue valutazioni. Non ci sono squadre di serie A e squadre di serie B, siamo tutti uguali, il rispetto del prossimo è sempre dovuto. Questo genere di questioni si poteva risolvere con una semplice telefonata chiarificatrice”.