di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il Challenge di tennis del Maggioni non tornerà nemmeno nel 2025. Dopo lo stop di quest’anno, se ne profila all’orizzonte un altro, tra dodici mesi, come ammette il presidente del circolo Afro Zoboletti, che lega l’impedimento all’agognato progetto di riqualificazione della struttura.
“L’anno prossimo per ovvie ragioni pratiche e tecniche non si terrà – afferma – la strada che vogliamo intraprendere è quella di una definizione di assegnazione dell’area unita ad un intervento di restyling sempre più necessario. Le due cose non sono disgiunte e la nostra idea va di pari passo con quella dell’amministrazione comunale”.
A mancare per lo svolgimento del torneo sono alcuni requisiti richiesti dall’Atp e il primo step da superare è quello di un affidamento diretto, senza più passare per il bando. In seguito, occorrerà provvedere alla realizzazione di una nuova tribuna, di zone food, players e hospitality e di un punto stampa. “Chiedere di riavere il torneo in queste condizioni non avrebbe senso – insiste il presidente – non verremmo presi in considerazione. Siamo convinti che si possa intraprendere un percorso rapido, in fondo non parliamo di colate di cemento. Senza contare che il Maggioni non offre esclusivamente tennis. Qua si sono tenuti incontri di calcetto, pugilato, pallavolo. Siamo inseriti nel tessuto urbano e siamo aperti a qualunque tipo di collaborazione”.
Stuzzicato sull’argomento, il sindaco Spazzafumo si mostra ottimista: “Con il circolo stiamo portando avanti una idea progettuale. Abbiamo preso in mano la situazione da poco tempo, nel 2016 io non c’ero. E’ chiaro che stiamo cercando di accelerare per arrivare a soluzione definitiva di assegnazione dell’area. Dopodiché ci potrà essere uno sviluppo della struttura”.
A spingere per un rinnovamento del Maggioni è pure Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner e supervisore dell’Accademy del circolo: “Sono stato giocatore e ora sono allenatore. Posso dirvi che tutti i ragazzi vengono sempre molto volentieri a giocare qui. Disputare un challenge in questo luogo è bellissimo, c’è un’atmosfera incredibile e accade in poche città”.
A lanciare l’ultimo appello, tuttavia, è ancora Zoboletti: “Questo circolo ha avuto per anni la nomea di essere un luogo esclusivo, per pochi. Una voce superata, la verità è che un abbonamento costa 13 euro al mese. Ospitiamo 160 ragazzi al giorno che fanno scuola di tennis, svolgiamo una funzione sociale importante. Non abbiamo barriere, qui possono entrare tutti, le porte sono sempre spalancate”.