SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dispiaciuto per la Samb, meno per Fedeli. Ezio Capuano torna a togliersi i sassolini dalle scarpe dopo l’esonero che, ad una giornata dalla fine del campionato, gli ha impedito di disputare i playoff che si era conquistato sul campo.
“La Sambenedettese la considero la mia squadra, e penso di aver subito lo scippo più notevole che sia stato fatto negli ultimi anni”, ha dichiarato l’ex tecnico rossoblu ai colleghi di TuttoC.com. “Ho preso in mano la squadra che era in uno stato comatoso: era all’ottavo posto insieme ad altre quattro squadre a pari punti e l’ho portata al secondo posto”.
Capuano definisce Moriero “un allenatore importante”, ma sottolinea il trend negativo registrato dalla squadra dal giorno del suo secondo arrivo.
“Non mi piace nemmeno quando Fedeli dice che io sono un personaggio scomodo – prosegue – consiglio al presidente di prendere qualche pupazzo o qualche pagliaccio. Ho una dignità illimitata. Il problema è che lui non ha mai creduto di poter andare in B, e non l’ha mai voluto veramente. Se Fedeli avesse voluto realmente andare in cadetteria, a seguito della riunione tenuta dopo la gara con la Fermana avrebbe dovuto prendere i rinforzi immediatamente. Dice che mi ha consegnato in gennaio una super squadra, ma io rispondo che sono andati via nove giocatori e ne sono arrivati quattro. Sono soprattutto quattro grandi uomini, nessuno di loro stava giocando fino a quel momento nei rispettivi club. Sono stati rivalutati da me e dal mio staff […] La Samb fino al giorno del mio esonero aveva raggiunto il secondo posto, e altre squadre erano state create con spese dieci volte maggiori. È stato fatto un miracolo. E inoltre Fedeli non può dire, secondo me, che farà una squadra di giovani, dopo aver visto undicimila persone allo stadio. La colpa è sempre degli altri, mai sua…”