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Capriotti: “Volley Angels è un progetto che condivido da anni”

Pubblicato il 8 Ottobre 2013

Sicuramente è il vero punto di forza di Volley Angels Project e il primo vero acquisto del 2013-14.  Parliamo del direttore tecnico Daniele Capriotti che in questo campionato sarà a tempo pieno nel progetto ideato e voluto da Fulvio Taffoni undici anni fa.

Daniele Capriotti (41 anni di cui 25 passati ad allenare squadre di pallavolo) è un tecnico ancora giovane, ma dalla carriera molto importante e ricca in una continua ascesa fino ad arrivare ai tre anni con la New Volley Castelfidardo (portata in tre anni dalla B1 alla A2), i quattro di Urbino in A2 e come direttore tecnico di un importante progetto.

Ma molto importante per la sua crescita professionale sono state anche la sua esperienza nella Plus Liga maschile in Polonia e quella di secondo allenatore di Alberto Giuliani ( coach della Lube) al servizio degli olimpionici di beach volley (Sidney 2000) Raffaelli e Pimponi. Capriotti è anche un docente nazionale Fipav già dal 2009. La grande esperienza assieme ad una sensibilità non comune fanno di Daniele Capriotti uno dei tecnici marchigiani di grande sperienza ed affidabilità. Gli abbiamo rivolto alcune domande sull’esperienza di volley angels project:

Volley Angels una crescita numerica e qualitativa senza soste .. qual è il segreto?
La crescita sia tecnica che numerica è frutto della grande sinergia che si è creata tra lo staff tecnico e quello dirigenziale. Sinergia conseguenza della grande condivisone degli obiettivi. Che di fatto nascono proprio nella valorizzazione delle risorse del territorio, ovvero gli allenatori che fanno parte del progetto e gli atleti e atlete che vengono a contatto con l’ esperienza pallavolo. Non nascondo che in assoluto la crescita ha origine in una grande dote del progetto Volley Angels a: la capacità di non abbattersi mai di fronte alle innumerevoli difficoltà, capacità che nasce dalla semplice e maturata compattezza del gruppo tecnico e dirigenziale. Tutto questo supportato dallo strumento delle continuità

Essere direttore tecnico di una realtà così frastagliata , tanti gruppi in un territorio abbastanza ampio
Stimolante, la parola giusta è stimolante. Perché ogni realtà esige un adattamento e l adattamento richiede ricerca. E la ricerca e la fonte del continuo stimolo. Come un grande scrittore diceva, una sorta di giardino da coltivare quotidianamente che sa regalarti frutti multiformi dagli ovvi variegati sapori.

Quali sono gli obiettivi di volley angels ?
Continuità, crescita tecnica, crescita nei numeri. Miglioramento del livello organizzativo. Ma alla base l’obiettivo che è il valore principale che diventa valore educativo è la valorizzazione di ogni individuo che porta alla progetto va le sue doti ed anche ciò che non sa fare.

Da quest’anno il suo sarà un impegno esclusivo con volley angels project con cui peraltro esisteva un rapporto già da svariati anni … quali le motivazioni e gli stimoli
Beh con volley angels  c’è un progetto, un’ idea che oramai condivido da quasi cinque anni, anche se sempre part time. Ed è l’ idea il motivo che porta alla scelta in un momento personale in cui non potevo prendere troppi impegni. Ed è la grande condivisione con la dirigenza che risponde all’ esigenza della scelta.

Quali sono state le soddisfazioni delle sua carriera in generale e quelle in Volley Angels
La più grande soddisfazione, dopo venticinque anni in cui alleno, è indubbiamente l’esser cambiato nel corso del percorso, l’aver imparato a ricercare, l’aver imparato a non prendermi troppo sul serio, l’aver imparato a vincere e a perdere, ed esser felice perché ancora posso continuare questo percorso anche in questo ambito. In Volley Angels appunto è l’incontro, la ricerca il continuo divenire fatto in grande comunione di intenti con delle persone che quotidianamente regalano una parte di loro.

Un direttore tecnico non è solo un bravo allenatore ma anche un allenatore degli allenatori. Come va in Volley Angels?
Beh alla base le persone con cui collaboro sono allenatori che mi allenano ad allenare. Per cui essere direttore tecnico  è l’occasione di poter portare in condivisione la propria esperienza condividendo fondamentalmente quella delle altre persone con cui collaboro. E non penso di fare retorica se dico che è proprio in questa continuità di scambio che il segreto e la forza della grande capacità di affrontare ciò che riesce e ciò che non riesce.

Quali i tuoi  obiettivi personali e professionali ?
Personalmente?…diciamo che son molto contento di continuare a conoscermi…e di farlo grazie anche al mondo dello sport…
Professionalmente…amo insegnare e la pallavolo gratifica molto questa indole…per cui spero di poter continuare a farlo per ancora un pochino…