di Davide Balestra
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. E’ il momento di Matteo Grillo. Dopo il ritiro a Campo di Giove e gli allenamenti con la prima squadra della Samb, ieri è arrivato anche l’esordio con i grandi, a soli 16 anni. Matteo, oltre a essere un sambenedettese, è anche il nipote di Maurizio Simonato: “Appena l’ho visto ci siamo abbracciati. Da nonno ho fatto i salti di gioia” racconta la leggenda rossoblu.
La titolarità ha colto di sorpresa un po’ tutti. Nella prima parte di stagione, infatti, la porta è sempre stata difesa da Stefano Coco: “Ieri sono rimasto a casa tutto il giorno – confessa Simonato – Non so perché ma senza sapere nulla non sono voluto uscire. Un po’ il meteo, un po’ l’età. Insomma, credo sia stata la prima domenica della mia vita in cui non sono uscito”. Un semplice caso?
“Quando ho ricevuto il messaggio di mia figlia (Valentina, mamma di Matteo, ndr), ho capito il perché sia voluto restare a casa”. Quindi l’incontro con nonno Maurizio: “Quando l’ho visto ci siamo abbracciati”.
Nonno e allenatore
Nonno ma anche allenatore: “Ho fatto i salti di gioia. Ci siamo visti dopo la partita. Di solito, alla fine di ogni sfida, cerchiamo di capire insieme cosa migliorare. Cerco di dare dei consigli. Ma ieri ci siamo limitati a goderci il momento. Una bellissima sorpresa”.
Simonato che, tra le altre cose, in passato ha avuto modo di allenare anche Alessandro Zoboletti e Leon Sciarra, due 18enni oggi in prima squadra: “Vedere quei tre ‘ragazzetti’ con la Samb è motivo di grande soddisfazione. Spesso i più talentuosi andavano a giocare ad Ascoli perchè il settore giovanile rossoblu, purtroppo, era abbandonato. Oggi vederli in prima squadra mi riempie di gioia”.
Si prospetta, dunque, una settimana da sogno per Grillo e suo nonno Simonato. Da valutare se Maurizio Lauro decida di schierare il 16enne anche contro il Tivoli nella prossima giornata.