di Davide Balestra
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Gianmarco Piccioni. Un calciatore sambenedettese ma che – per un motivo o l’altro – non ha mai avuto modo di vestire con continuità la maglia della sua città. Ovvero della Sambenedettese.
L’attaccante 33enne nasce a San Benedetto del Tronto. Vanta innumerevoli presenze tra Serie C e D. Oltre alle esperienze all’estero a Malta, in Bulgaria e in Romania (dove con la maglia dell’ACSM Politehnica Iasi collezione due gettoni nelle qualificazioni in Europa League).
Domenica 13 ottobre, Piccioni e il Roma City degli ex Christian Barberini e Luca Gelonese saranno ospiti della Sambenedettese allo stadio Riviera delle Palme per il match valido per la sesta giornata del campionato di Serie D, girone F.
Matera, Nocerina e Fidelis Andria. Queste le ultime esperienze. Come procede l’avventura con la maglia del Roma City? Al momento hai realizzato due gol in cinque presenze, l’ultimo contro la Recanatese.
“Ho trovato un ambiente meraviglioso. Professionale e con strutture incredibili. La società è seria, non ci fa mancare nulla. Se non avessimo ‘buttato’ tre punti contro il Sora (finita 2-3 per i bianconeri, ndr) e il punto contro il Termoli (terminata 1-0 in favore dei molisani, ndr) avremmo avuto una classifica diversa. Ma la squadra è giovane, possono capitare questo tipo di errori. Potremo comunque toglierci delle belle soddisfazioni”.
Domenica torni a San Benedetto del Tronto. Un luogo che ti ha visto nascere. Hai vestito la maglia della Sambenedettese in sole quattro occasioni, nel corso del campionato di Lega Pro nella stagione 2008/09. Che sfida ti aspetti?
“Conosco l’ambiente da quando sono nato. Sarà una bella partita. La Samb non la scopro io, hanno giocatori importanti. Spero ci sia tanta gente allo stadio. Credo che resti la candidata numero uno per la vittoria del campionato. Anche se il girone rimane molto complicato. Ci sono Chieti, L’Aquila o la Recanatese che, tra le altre cose, non mi capacito di come abbia ancora zero punti. Attenzione anche all’Atletico Ascoli che sta giocando molto bene. Ma la Samb credo che resti un gradino sopra tutte le altre”.
Tu sei stato vicino al ritorno a San Benedetto. Sia sotto la gestione di Franco Fedeli che quella di Vittorio Massi. Come mai non si è concretizzato nulla?
“Se in questo momento non sono alla Sambenedettese, di certo non è per mia volontà. La società di Fedeli mi cercò nell’anno in cui la Samb giocò i playoff contro il Cosenza (stagione 2017/18, ndr). Mentre l’anno scorso c’è stato più di un semplice approccio. Ma alla fine hanno deciso di virare su altri profili. Il mio desiderio è comunque, un giorno, quello di tornare”.
Hai affrontato la Sambenedettese da avversario in sette occasioni, sempre in Serie C. Due volte con il Santarcangelo. Altrettante con il Teramo e l’Arzignano Valchiampo. Mentre una volta con la maglia del Rimini. Se dovessi segnare, esulterai?
“Non esiste, assolutamente no”.