Modificate le regole per l’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, e medicina veterinaria. La riforma cancella il numero chiuso e il test d’ingresso prevedendo un “semestre-filtro”, esami caratterizzanti e una graduatoria per il secondo semestre. In caso di non ammissione, gli esami superati saranno ritenuti validi per altri corsi universitari
Le tante novità della riforma, che regola l’accesso alle facoltà mediche
Con il via libera della 7^ Commissione del Senato al disegno di legge delega vengono riviste le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria.
La riforma punta dritta all’abolizione del numero chiuso d’accesso al primo semestre, garantendo l’iscrizione aperta a tutti gli aspiranti medici, che non dovranno sostenere i test d’ingresso.
L’intento del nuovo assetto è la riorganizzazione del sistema delle professioni medico-sanitarie in un’ottica di sostenibilità, sia per gli Atenei che per il Servizio Sanitario Nazionale.
Il disegno di legge di delega al Governo desidera garantire una valutazione più equa, che poggia sulle competenze reali acquisite dagli studenti. L’accesso sarà, infatti, disciplinato attraverso lo strumento dei crediti formativi, e la posizione raggiunta in una graduatoria nazionale.
La riforma in realtà va oltre queste prime regole, considerando indispensabile inserire nel progetto d’innovazione anche una specifica fase di orientamento, dedicata agli studenti della scuola secondaria che, negli ultimi anni potranno seguire iniziative specifiche, volte a favorire il successivo ingresso ai corsi di laurea in medicina.
Gli studenti potranno godere di una formazione mirata. Poi, nel caso di mancata ammissione al secondo semestre, i crediti acquisiti potranno comunque essere riconosciuti per proseguire in altri percorsi di studio. La strategia si rivela interessante e vanta l’intento di ottimizzare le risorse disponibili, garantendo una preparazione di qualità in un settore sicuramente cruciale per il nostro Paese.
Quali sono gli obblighi di un medico
Chi desidera diventare medico è giusto che sappia, a priori, quali sono gli obblighi e i doveri che dovrà rispettare appieno durante l’esercizio della professione.
Il Codice di deontologia medica stabilisce fra gli obblighi e i doveri di un medico la tutela della vita e della salute psico-fisica, il trattamento del dolore e il sollievo della sofferenza, il tutto nel pieno rispetto della libertà e della dignità della persona, senza alcun tipo di discriminazione.
Il medico deve occuparsi della cura del paziente con scrupolo, evitando assolutamente di compiere atti finalizzati ad arrecare la morte. E’ d’obbligo inoltre attenersi ai principi morali di umanità e solidarietà, e a quelli civili di rispetto dell’autonomia della persona, mettendo le conoscenze individuali a disposizione del progresso della medicina.
In termini di legge il medico deve anche obbligatoriamente sottoscrivere una Rc professionale, per tutelare se stesso e il proprio patrimonio da possibili richieste di danni avanzate in caso di contenziosi sorti nel corso dello svolgimento della professione.
Nella scelta della copertura può essere utile valutare il potenziale di un’assicurazione online conveniente e personalizzabile in base alle specifiche necessità per i medici.
Qual è l’iter da seguire per praticare la professione medica
Chi desidera praticare la professione deve essere consapevole che il percorso per completare la formazione è lungo e impegnativo.
In generale, per conseguire la laurea, dopo la maturità e il diploma di scuola secondaria è necessario affrontare un percorso di studi che richiede dai 6 agli 8 anni, seguito dalla specializzazione con un impegno ulteriore che va dai 3 ai 7 anni.
Per indossare il camice bianco la laurea non è sufficiente, anche se fondamentale. Il passaggio successivo prevede, infatti, l’obbligo di ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione.
L’abilitazione si ottiene superando l’esame di Stato, che prevede una fase di tirocinio pratico e una prova scritta. Il superamento dell’esame di Stato consente al medico di iscriversi all’Ordine professionale di riferimento.
Una volta acquisita l’abilitazione è possibile scegliere fra due alternative: diventare medico di base, dopo aver frequentato il corso triennale di formazione in medicina generale, oppure frequentando una scuola di specializzazione, e ottenere una qualifica in uno dei diversi rami della medicina. In ogni caso l’accesso ai corsi è garantito dal superamento di un concorso pubblico nazionale.
Per praticare la professione corre inoltre l’obbligo di sottoscrivere una regolare assicurazione Rc professionale.