Il prossimo 25 ottobre 2024, l’hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto, dalle 9 alle 17, ospiterà un evento di grande rilevanza per la comunità scientifica e medica marchigiana e nazionale: il convegno dal titolo “Nuove Prospettive di Guarigione nelle Neoplasie in Fase Iniziale”, organizzato dalla dottoressa Francesca Giorgi, primaria del reparto di Oncologia dell’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, in collaborazione con la sezione regionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).
Una giornata dedicata alle terapie innovative
Il convegno si propone di esplorare e discutere le più recenti innovazioni terapeutiche nel campo dell’oncologia, con particolare attenzione ai trattamenti che riguardano le neoplasie in fase iniziale. Questo è un tema di crescente importanza nel panorama oncologico, poiché i progressi scientifici stanno consentendo di diagnosticare precocemente molte forme di tumore, aumentando significativamente le possibilità di guarigione. Le terapie mirate, i trattamenti neoadiuvanti e adiuvanti (utilizzati rispettivamente prima e dopo l’intervento chirurgico) e le tecniche immunoterapiche sono al centro dell’attenzione, poiché permettono di migliorare le prospettive di vita dei pazienti senza dover necessariamente ricorrere a trattamenti molto invasivi.
Nel corso della mattinata, la Sessione II, dedicata alle novità terapeutiche in campo neoadiuvante e adiuvante, vedrà interventi su diverse forme di carcinoma. Saranno trattati in particolare il carcinoma mammario, il carcinoma polmonare, i tumori del tratto vescicale e renale, il carcinoma colon-rettale e il carcinoma esofago-gastrico. Gli esperti condivideranno i dati più recenti sugli approcci terapeutici, offrendo una panoramica completa delle strategie che si stanno affermando nel trattamento dei tumori in fase iniziale.
Gestione della tossicità e prospettive di guarigione
Un aspetto critico che sarà approfondito riguarda la tossicità dei trattamenti oncologici, tema di discussione della Sessione V. Con il miglioramento delle terapie e l’introduzione di farmaci più mirati, emergono nuove problematiche legate agli effetti collaterali sia a breve che a lungo termine. La tossicità a medio e lungo termine dell’immunoterapia, così come quella degli inibitori delle cicline e dell’ormonoterapia, verranno analizzate in dettaglio. La gestione di questi effetti avversi è essenziale per garantire che i pazienti possano trarre il massimo beneficio dalle terapie senza compromettere la qualità della loro vita.
Tra i temi che saranno trattati, particolare rilievo sarà dato alle cosiddette seconde neoplasie, ovvero la comparsa di nuovi tumori nei pazienti già trattati per un precedente cancro. Questo fenomeno, seppur raro, rappresenta una sfida ulteriore nella gestione a lungo termine dei pazienti oncologici. La discussione, guidata da oncologi esperti, offrirà un quadro aggiornato delle strategie di monitoraggio e prevenzione di queste complicanze.
Aspetti psicologici e il diritto all’oblio oncologico
Accanto agli aspetti clinici e terapeutici, il convegno affronterà anche temi di carattere psicologico e relazionale, particolarmente importanti per garantire una cura integrata e completa del paziente. La Sessione III sarà dedicata agli aspetti psicologici nel contesto delle terapie adiuvanti e neoadiuvanti, ponendo l’accento sulle necessità emotive e relazionali dei pazienti oncologici. L’oncologia moderna riconosce sempre più l’importanza di un approccio multidisciplinare che non si limiti alla sola dimensione fisica della malattia, ma tenga conto anche dell’impatto psicologico e sociale che questa ha sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie.
Un momento particolarmente significativo della giornata sarà la Sessione VI, dedicata al diritto all’oblio oncologico e ai bisogni dei pazienti guariti. Verrà infatti approfondita la recente normativa sull’oblio oncologico, una legge che offre ai pazienti guariti il diritto di non essere discriminati per aver avuto un tumore. Questo tema, di grande attualità, tocca una vasta platea di persone che, una volta concluse con successo le terapie, desiderano poter condurre una vita normale senza essere penalizzate in ambiti come il lavoro, il credito o l’assicurazione. L’intervento del Dr. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione AIOM, offrirà una panoramica dei diritti riconosciuti dalla legge e delle sue implicazioni pratiche.
La discussione vedrà il coinvolgimento delle associazioni di pazienti e di volontariato, che avranno modo di condividere le loro esperienze e di confrontarsi con i professionisti sanitari su come migliorare l’assistenza ai pazienti guariti e garantire loro un’effettiva reintegrazione nella società.
Ospiti illustri e partecipazione attiva
Il convegno sarà caratterizzato dalla presenza di figure di spicco nel campo oncologico italiano. Tra i relatori principali figurano il Dr. Massimo Di Maio, presidente eletto dell’AIOM, la Prof.ssa Rossana Berardi, tesoriere nazionale dell’AIOM, e il Dr. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione AIOM. La loro partecipazione testimonia l’importanza dell’evento a livello nazionale e sottolinea l’impegno della comunità oncologica nell’offrire ai pazienti le migliori cure possibili.
Inoltre, il convegno è accreditato per l’assegnazione di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) per diverse figure professionali, tra cui medici, infermieri, biologi e farmacisti. Questo incentivo garantisce una partecipazione attiva e motivata da parte degli operatori sanitari, i quali potranno aggiornarsi sulle novità terapeutiche, confrontarsi sulle problematiche legate alla tossicità dei trattamenti e riflettere sugli aspetti psicologici e sociali legati alla cura oncologica.
Il convegno “Nuove Prospettive di Guarigione nelle Neoplasie in Fase Iniziale” rappresenta una preziosa opportunità di aggiornamento e confronto per i professionisti della sanità e le associazioni di pazienti. L’incontro non solo esplorerà le nuove frontiere della ricerca oncologica e le sfide ancora aperte, ma metterà anche al centro il paziente, non solo come destinatario di cure mediche, ma come persona che, dopo aver superato la malattia, ha diritto a una piena reintegrazione nella società.
Il coinvolgimento attivo delle associazioni di volontariato e la discussione sul diritto all’oblio oncologico riflettono un approccio sempre più umanistico alla cura del cancro, che considera la guarigione non solo in termini clinici, ma anche come un processo di reinserimento sociale e psicologico. Questo evento è un segnale importante dell’impegno della comunità medica nel garantire ai pazienti non solo la guarigione fisica, ma anche il ritorno a una vita piena e soddisfacente.