L’arrosticino classico abruzzese ormai è conosciuto in quasi tutto il mondo con la regione di provenienza stessa che ha ideato molteplici varianti, mantenendo però dei capisaldi che lo identificano a occhi chiusi a partire dal profumo. Pensando all’arrosticino di spada, inteso però come una sorta di spiedino con i dadini di pesce spada anziché carne di pecora, siamo di fronte a una proposta di tutt’altro genere.
Gli ostacoli principali per la sua preparazione sono due: la tipologia di prodotto, che potrebbe diventare stopposo e asciutto, e la tipologia di cottura, che deve consentire allo spada di rimanere morbido e gustoso.
Sara Arena, la chef di Spadù, dopo tante ore di studio, ricerca e prove nel locale di San Benedetto, è riuscita a calibrare un processo che consente di avere un arrosticino profumato, gustoso e sopratttutto sano (ricordiamo che possiede solo il 4% di grassi buoni Omega3, ben l’80% di proteine e non contiene né zuccheri né colesterolo), accompagnato unicamente da un filo di olio extravergine di oliva di Puglia. L’arrosticino di spada è una delle alternative al panino proposte da Spadù, ed è incredibilmente amato anche dai bambini. Con un prodotto così, Spadù si gioca una carta importante: senza un livello estremo di qualità, l’arrosticino di spada non potrebbe esistere in alcun modo. E voi lo avete provato?