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PAUSA CAFFE’ Gino Sabatini: “Tanti viaggi istituzionali e lavorativi, ma la sera torno sempre a Offida”

A capo del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio il presidente si racconta: “Non ho mai lasciato la mia impresa edile fondata nel 1987. Mi emoziona lavorare al recupero degli edifici storici”
Pubblicato il 27 Ottobre 2023

OFFIDA. Presidente della Camera di Commercio delle Marche, vicepresidente nazionale Unioncamere e recentemente nominato presidente del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio.

Gino Sabatini cosa significa per lei ricoprire ruoli apicali nel settore economico non solo regionale ma anche nazionale?

Sicuramente rappresenta un grande impegno. Ovviamente ogni incarico è voluto, basti pensare che sono nel mondo dell’associazionismo dal 1989. Si tratta di oltre vent’anni di militanza in questo ambiente che mi ha dato la possibilità di comprendere appieno quello che poteva essere utile per le imprese e come rappresentarle al meglio. Grazie all’ascolto delle loro richieste, durante i vertici associativi ai quali ho preso parte in tutti questi anni, mi sono dato un insegnamento importante: inclusività. Oltre al rispetto per le persone, bisogna essere sempre coerenti con le proprie idee.

Erano i primi anni Novanta quando entra a far parte della Cna.

Il mondo della Cna ha rappresentato per me una scuola che mi ha fatto comprendere l’importanza di rappresentare la categoria delle piccole e medie imprese. Alla base di tutto c’è l’ascolto e l’impegno, in particolare per quanto riguarda il primo periodo che sono entrato a far parte dell’associazionismo mi sono concentrato nel settore delle costruzioni, perché è da qui che provengo.

Lei è originario di Offida ed è qui che fonda la sua impresa edile.

Esattamente ho aperta la mia ditta nel 1987 dove ancora oggi lavoro con passione. Un’impresa edile dedicata alla costruzione immobiliare e al restauro e risanamento di edifici storici: anche se in determinati periodo non è molto conveniente da un punto di vista economico sicuramente mi dà una grande emozione, molto di più che realizzare un edificio da zero. Prima di dare vita alla mia attività ho svolto un periodo di tirocinio per abilitazione geometra presso lo studio Leo Seghetti per me è stato un maestro non solo da un punto di vista professionale ma anche nel modo di comportarsi e vivere nella comunità. Durante questo periodo di tirocinio ho realizzato dei disegni per il Gruppo Melania di Manfredo Gironacci, fondatore dello storico calzaturificio di Offida, a lui devo molto: ha creduto in un giovane come me che iniziava da zero

Sempre ad Offida è stato presidente della Società polisportiva.

Un gruppo di amici mi ha chiesto di prendere le redini della società di Offida. Era una sfida e a me le sfide sono sempre piaciute perché se hai tempo, passione, fortuna, delle persone al fianco che credono in quello che fai niente è impossibile. A quel tempo volevo dimostrare che si poteva raggiungere il campionato di promozione senza spendere molti soldi. Ebbene questo accadde il 3 maggio 1997 quando arrivammo in promozione.

Che ricordi ha della sua adolescenza ad Offida?

Ricordi molto belli e spensierati. Al quel tempo potevi tranquillamente tenere le chiavi inserite nel chiavistello, fuori alla porta. Si entrava ed usciva di casa senza timore che potessero arrivare i ladri. E poi le partite a pallone così come il Carnevale erano la nostra prerogativa. Eravamo un gruppo di amici, e questa amicizia prosegue ancora oggi. Sono nato e cresciuto ad Offida, ed è qui dove continuo a vivere. Nonostante i numero viaggi istituzionali e lavorativi poi alla sera torno sempre qui.

Lei è padre di un ragazzo. A suo avviso quanto è importante che un giovane inizi ben presto a capire come si lavora all’interno di un’azienda? Sappiamo che attualmente tante imprese hanno difficoltà a reperire determinate figure professionali.

Sicuramente è molto importante. Uno dei grandi progetti, infatti, è quello di utilizzare il sistema duale tedesco, ovvero unire il periodo didattico con quello di formazione proprio nell’ambiente di lavoro. Oggi purtroppo ci sono delle normative che sono un po’ in contrapposizione con questa visione. Un giovane deve capire come si sviluppa un lavoro. Inoltre bisogna far comprendere alle nuove generazioni che creare un’azienda può essere un valore aggiunto. Le professioni anche quelle del mondo del terziario, così come quelle dell’artigianato e dell’agricoltura possono dare tante soddisfazioni ed anche un buon ritorno economico.

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