COMUNANZA. Luigi Contisciani, presidente del Bim Tronto dal 2010. Tante iniziative realizzate per il territorio. Qual è quella che la rende più orgoglioso?
Tutte le iniziative che abbiamo scelto di sostenere come Bim Tronto in questi anni sono state importanti e volte a unire sinergicamente tutti i comuni, per favorire il progresso economico e sociale del territorio e parlare un’unica lingua. Sicuramente due progetti sono diventati voci significative del nostro piano programmatico: il Pacchetto Scuola Bim un sostegno concreto per l’istruzione di tutti gli studenti, dal più piccolo fino al laureato, aiutando le famiglie alle prese con spese sempre più ingenti; il progetto di Telemedicina per rispondere alle istanze dei residenti anziani del nostro entroterra, mettendo a disposizione strumenti tecnologici e assistenziali utili per gestire una malattia o una disabilità direttamente sul territorio e nell’ambiente familiare.
Su cosa punterà il Bim Tronto per il 2024?
Nel 2024 continueremo il percorso di promozione e valorizzazione del territorio Piceno in maniera integrata attraverso Mete Picene, brand di destinazione turistica del Piceno, che avrà un sito aggiornato alle nuove direttive comunitarie di accessibilità e inclusività. La rete Sistema museale Piceno, grazie all’arrivo della figura del direttore di rete Concetta Ferrara, potrà finalmente sviluppare iniziative coordinate con gli 80 musei del Piceno, aderenti alla rete. Proseguiremo la promozione delle nostre eccellenze enogastronomiche con Made in Piceno attraverso eventi e il marketplace www.madeinpiceno.it. Continueremo a sostenere i comuni con progetti innovativi e sostenibili che permettano la rigenerazione delle nostre aree interne, rendendole sempre più attraenti per aziende e imprese, favorendo così l’occupazione delle nostre comunità.
Sindaco di Comunanza dal 1999 al 2004. Che rapporti aveva con i cittadini?
Diventare sindaco di Comunanza ha rappresentato per me il coronamento di un sogno, quello di occuparmi di politica, la mia passione da giovane. Ho agito sempre con impegno e senso di responsabilità credendo che il ruolo vero della politica fosse di essere al servizio della comunità con azioni concrete. La vita di un comune dell’entroterra permette di essere vicino ai cittadini e di avere con un loro un rapporto diretto senza filtri. Ho sempre ascoltato le loro esigenze cercando di sviluppare progetti utili al progresso di Comunanza, un piccolo comune ma molto importante dal punto di vista produttivo.
Ha nostalgia di quel periodo?
È stato un periodo molto importante e significativo della mia vita. Si cresce e si va avanti orgogliosi delle proprie radici. Essere oggi presidente del Bim Tronto, un ente pubblico funzionale, mi permette di agire nell’interesse di tutto il territorio montano favorendo azioni sinergiche che apportano vantaggi per tutte le comunità che vi risiedono.
Che ricordi ha della sua adolescenza?
Un’adolescenza molto impegnata. Ho scelto sin da subito di studiare e al contempo lavorare durante i pomeriggi e nei fine settimana. Mi ritagliavo del tempo anche per il volontariato con l’Unitalsi, un’esperienza che mi ha riempito il cuore e fatto vivere dei momenti speciali. Non avevo solo la passione per la politica, ma anche per la pallavolo. Erano anni diversi rispetto ad oggi: per incontrarsi tra amici bisognava uscire di casa, non avevamo lo smartphone, vivevamo di passatempi semplici ma come i ragazzi di adesso ci piaceva fare festa e stare insieme.