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Bottiglieri e Canducci: “Sulla sanità ennesima passerella della Regione. Ma tacciono sulle criticità, posti letto e contratti”

I due consiglieri: "L'assessore Saltamartini continua a evocare il tetto di spesa. Una scusa che non regge più"
Pubblicato il 26 Febbraio 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci definiscono le dichiarazioni della Regione sullo stato di cose della sanità picena “l’ennesima passerella della giunta regionale” ad Ancona, “nel corso della quale la direttrice generale della AST di Ascoli Piceno, dott.ssa Natalini, ha mostrato i dati di “miglioramento” della sanità picena. Dati presentati ad arte, che ad un occhio più attento presentano innumerevoli criticità”.

“Iniziamo con le prestazioni specialistiche che salgono a 3 milioni, ma la direttrice generale mette nel calderone anche le prestazioni del laboratorio analisi, senza distinzione tra pubblico e privato né tra i due distretti di Ascoli e San Benedetto e continua così, confrontando i dati dei ricoveri ospedalieri del 2023, che sono indubbiamente in crescita visto che sono rapportati con quelli del 2020 e del 2021, gli anni della pandemia, quando in tutta Italia c’è stato il crollo delle prestazioni e dei ricoveri a causa del lockdown”.

Per i due consiglieri la Natalini non ha illustrato i tagli dei posti letto del pronto soccorso di San Benedetto e del personale, un medico ed un infermiere di meno, delle colazioni ai ricoverati, ha sorvolato sulle interminabili liste d’attesa ma si vanta delle attivazioni del fast track geriatrico e pediatrico, attivi solo nei giorni feriali, senza però mostrare i dati di accesso a questi servizi. Non ha spiegato i motivi della decisione di installare la nuova Risonanza Magnetica presso il Mazzoni di Ascoli invece cha ha San Benedetto. A tal proposito si legge una dichiarazione del consigliere regionale Assenti, che sinceramente sembra una presa in giro degli utenti, secondo la quale la risonanza che verrà riqualificata a San Benedetto sarà più potente di quella nuova che andrà ad Ascoli; dove sono le prove scientifiche a dimostrare queste dichiarazioni? perché non ammette che la scelta di cambiare la destinazione non è stata tecnica ma solo ed esclusivamente politica?”.

“Sempre la direttrice generale nulla dice sul mancato rinnovo dei contratti degli infermieri ed OSS, che ha indotto tutte le sigle sindacali a comunicare lo stato di agitazione; in una cosa è riuscita con successo, a ricompattare tutte le sigle sindacali, che insieme proclamano uno sciopero per il 22 marzo prossimo. Ad oggi non è ancora chiaro quali altri servizi verranno tagliati, visto il sottodimensionamento del finanziamento di 26 milioni a carico dell’AST di Ascoli Piceno. È evidente una completa disattenzione riguardo i problemi che i cittadini hanno ogni giorno nell’ottenere prestazioni dai sevizi sanitari pubblici”.

“Lo scenario a livello regionale non è migliore, evidenzia come gli investimenti che verranno fatti sono solo dove esiste un bacino elettorale degli assessori. Si prevedono 6 nuovi punti di pronto soccorso quando esiste una carenza cronica di personale in quelli già esistenti, allo stesso tempo i cantieri del Salesi e dell’ INRCA continuano ad avere ritardi ormai cronici e nel frattempo si promette di realizzare nuovi ospedali. Le sale chirurgiche dell’Ospedale Torrette, unico ospedale di II livello marchigiano, lavorano al di sotto delle loro capacità per mancanza di personale, la chirurgia oculistica va verso la chiusura, non si rinnovano i contratti e si fa sempre più ricorso a personale a tempo determinato e di conseguenza i posti di semintensiva, che erano previsti in aumento, e di pneumologia vengono chiusi. E stiamo parlando del Torrette, che con la precedente giunta regionale di centro sinistra era stato riconosciuto come il miglior ospedale pubblico italiano, pensate cosa sta accadendo agli altri ospedali regionali. Nel frattempo a Pesaro si aprirà una nuova casa della salute, ma privata”.

Per Bottiglieri e Canducci “la scusa del tetto di spesa del personale, che l’assessore Saltamartini evoca ogni volta che si trova in difficoltà, non regge più in quanto il tetto di spesa lo hanno tutte le regioni non solo le Marche. E non ultimo come importanza, la decisione di creare 7 aziende (le 5 AST e le aziende ospedaliere di Torrette ed INRCA) ha aumentato solo i costi di gestione perché ha creato nuovi posti per dirigenti, senza alcun beneficio per i pazienti. Alla AST di Ascoli Piceno sono stati concessi ulteriori fondi per il personale (1.200.000 euro), ma quanti di questi soldi saranno utilizzati per pagare gli stipendi ai 4 nuovi dirigenti più quello della direttrice generale, che provengono da altre realtà regionali? In conclusione tutto questo non fa altro che dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, che abbiamo al governo regionale una destra inconcludente e pericolosa, che sta distruggendo la sanità pubblica a favore del privato, disinteressandosi dei bisogni dei cittadini e delle esigenze del personale sanitario e che si vanta di progetti a lungo termine che non riuscirà mai a realizzare”.

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