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“Acqua giallastra dai rubinetti del Mazzoni”. I sindacati scrivono anche al Prefetto

A firmare la missiva sono stati i rappresentanti di CGIL, CISL, Nursing Up, Fials e UGL Salute
Pubblicato il 25 Settembre 2024

ASCOLI PICENO. Un esposto congiunto è stato inviato alla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno e alle più alte autorità locali e regionali, tra cui il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il Prefetto e il Sindaco di Ascoli Piceno, nonché alla stampa.




A firmarlo sono stati i rappresentanti di CGIL, CISL, Nursing Up, Fials e UGL Salute, ossia rispettivamente Viola Rossi, Giorgio Cipollini, Roberto Tassi, Fabio Menzetti e Benito Rossi. I sindacati denunciano una situazione di grave preoccupazione presso l’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno: dai rubinetti della struttura esce acqua che definiscono “tutt’altro che potabile”.

Nel documento, i sindacati evidenziano come la stessa Direzione dell’ospedale abbia confermato il problema, spiegando che ogni mattina i rubinetti devono essere lasciati aperti per circa “15 minuti, forse per far diventare l’acqua da giallo cupo a giallo chiaro”, una prassi che comporta un inutile dispendio di risorse idriche.

“Come se ciò dovesse trasformare l’acqua da non potabile a potabile”, ironizzano i sindacati, sottolineando l’assurdità della situazione. La richiesta che emerge dall’esposto è chiara: “Come sia possibile che in un’azienda sanitaria possa persistere, senza che si prenda alcun tipo di provvedimento, una situazione così grottesca”.