SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Che ormai Acquaroli stia portando la sanità marchigiana verso una gestione privata lo sapevamo. Ma che si rivendichi una proprietà privata all’interno di un ospedale pubblico per impedire un atto di denuncia democratica non lo avevo mai sentito”. Lo afferma l’ex consigliere regionale Fabio Urbinati. Il riferimento è alla vicenda di Giorgio Mancini e Sabrina Gregori che oggi hanno avuto difficoltà a portare avanti un’attività di volantinaggio di fronte all’ingresso del Madonna del Soccorso.
“Conoscendo Sabrina Gregori e Giorgio Mancini – afferma Urbinati – sono certo che non si saranno lasciati intimorire da un atto di autorità inopportuno e senza precedenti. In passato, quando ero consigliere regionale, ho assistito a proteste senza nessuna autorizzazione all’interno del Madonna del Soccorso con tanto di striscioni e bandiere da parte di “comitati “ a cui tutto veniva permesso”.
L’attacco
“Ma ormai è chiaro – continua – che la direzione dell’AST di Ascoli Piceno ha tutto l’interesse a tenere nascosto tutto quello che avviene all’Interno del nostro nosocomio. E quindi è ovvio che anche un semplice e democraticamente sacrosanto volantinaggio di informazione li spaventino. Basti pensare alla pubblicazione dei dati sui ricoveri e le prestazioni che ormai non vengono diffusi da più di 2 anni. Ovviamente i numeri del declino sarebbero impietosi”.
Urbinati chiede “dove sono finiti i responsabili del centro destra locale. Silenti e supini alle scelte della giunta regionale che hanno relegato la nostra città a ruota di scorta, come nel clamoroso caso dei nuovi corsi annullati all’istituto Guastaferro. Vediamo se dopo tre anni e mezzo di governo regionale saranno in grado di dire qualcosa senza scaricare la responsabilità sugli altri. La pubblicazione dei dati va nell’interesse di tutti i cittadini”.