SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il Villaggio Coldiretti verrà ufficialmente inaugurato venerdì, ma la lunga vigilia è stata costellata di polemiche, anche roventi. Alla lista si aggiungono anche i Verdi, che si concentrano sulle inevitabili conseguenze.
Il coordinamento sambenedettese del partito torna a criticare l’amministrazione comunale per la scelta di organizzare l’evento in questo momento dell’anno, “con le conseguenze in termini di traffico impazzito e di smog, di incremento della produzione di rifiuti, di occupazione di preziose aree pubbliche, il tutto in un periodo della stagione turistica che già di suo vive un fisiologico tutto esaurito”.
Spiegano gli ambientalisti: “Il centro cittadino sta vivendo una evidente situazione di caos, con isole pedonali e giardini interdetti alla normale fruizione per un periodo di tempo lunghissimo ed il traffico veicolare che si è concentrato in alcune strade a causa dello spostamento del mercato settimanale e della chiusura del lungomare e dei parcheggi del centro. Ci preoccupano l’impatto della manifestazione di Street Food sul giardino Nuttate de lune, la gestione dei rifiuti prodotti, le emissioni dei generatori di corrente, il decoro delle decine di bagni chimici dislocati lungo le vie pedonali”.
I Verdi proseguono con la richiesta di informazioni obiettive per valutare le ricadute ambientali. “Cosa ne è della centralina per il rilevamento delle Pm10? Sta funzionando? Avremo un report sul prevedibile aumento della concentrazione di polveri sottili nell’aria?”.
L’errore di partenza starebbe pertanto nella scelta del periodo. “A metà luglio, chiedere uno sforzo simile ad una città come San Benedetto del Tronto appare avere ben poco senso. Un impatto ambientale del genere, il caos per i residenti alle prese con un traffico impazzito, la penalizzazione delle attività commerciali del centro e del Torneo internazionale di tennis al Circolo Maggioni, sono un prezzo da pagare troppo alto, se si pensa che in questo periodo dell’anno la città sarebbe comunque piena di turisti, a prescindere dal Villaggio Coldiretti”.
Non manca l’attacco per il “no” al cibo sintetico annunciato dalla giunta: “Da manifestazioni del genere ci attendiamo una comunicazione oggettiva, che non sia veicolo di facili allarmismi ma che informi piuttosto in maniera obiettiva il consumatore, che ha il diritto di formarsi una propria opinione valutando informazioni complete e articolate sui vari aspetti della questione. L’impostazione della manifestazione verso questo tema ci sembra vada in direzione del tutto opposta, sorvolando sugli impatti degli allevamenti intensivi sull’ambiente e sulla salute degli animali”.