SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Non contestano la manifestazione della Coldiretti ma le scelte logistiche legate alle occupazioni del suolo pubblico e alle ripercusioni che subiranno i cittadini soprattutto in termini di viabilità. E non solo quelle. A parlare sono Paolo Canducci e Annalisa Marchegiani, consiglieri comunali del gruppo Europaverde – Rinascisanbenedetto.
“Parliamo di un’occupazione – spiega Canducci – che comincia oggi con viale Buozzi, piazza Giorgini e la zona del parcheggio del Calabresi. Poi dal 7 luglio riguarderà – fino al 20 – l’area di via Pasqualetti mentre dall’8 luglio fino al 19 sarà occupato il tratto di lungomare compreso tra il ponte dell’Albula fino all’altezza del Viniles”.
Inoltre i due consiglieri sottolineano come quattro edizioni del mercato vedranno una ottantina di bancarelle trasferirsi dall’area di viale Moretti, rotonda Giorgini e viale Buozzi al tratto di lungomare compreso tra il Viniles e l’area a Sud dell’ex Camping. “Per quattro volte – spiega Canducci – le bancarelle andranno ad occupare quel tratto di lungomare e le macchine verranno deviate e gireranno o su via Volta o su via Togliatti e viale dello Sport e San Benedetto andrà in tilt”.
“A metà luglio – continua Canducci – una scelta del genere è priva di buon senso a prescindere dall’importanza della manifestazione. Non so se si sarebbe potuto credere di spostare questa manifestazione a settembre o a giugno ma a luglio creerà indiscutibilmente il caos e mi chiedo cosa accadrà a livello di traffico”.
Ma Canducci accende i riflettori in particolar modo su un aspetto che definisce “gravissimo”: “Per la prima volta da quando è stato realizzato – afferma – viene concesso il giardino “Nuttate de luna” per lo street food con camioncini, tavoli e sedie. Dall’8 fino al 20 di luglio quell’area sarà occupata e prenderanno posto una ventina di furgoncini con un palchetto verso la statua del pescatore con tavolini e sedie sul prato per dodici giorni sul prato. Il 20 luglio in quali condizioni ritroveremo quel prato? A fino a quando resterà in quelle condizioni visto che questa non è la stagione adatta per ripiantare l’erba. Se ne riparlerà a settembre bene che va. A nessuno mai è venuto in mente di usare quel giardino perché si tratta di uno spazio che ha un’altra funzione. Ed è ancora più grave dopo quello che hanno fatto all’ex bocciofila. Hanno fatto una bellissima cosa sistemando quell’area che si presta perfettamente ad ospitare lo street food che tra l’altro sta attaccato. Invece no, hanno scelto quel giardino. E tra l’altro si crea un grave precedente perché chiunque si sentirà in diritto di chiedere l’occupazione di quell’area per questo genere di iniziative”.
A ciò, per i due consiglieri, si aggiunge un altro aspetto: “Una cosa che mi ha molto colpito – spiega Annalisa Marchegiani – è una precisazione che dice che il comune di San Benedetto resterà estraneo a qualsiasi rapporto di obbligazione che si dovesse costituire tra soggetto, organizzatore e terzi e che sempre il Comune non assume sotto qualsivoglia aspetto responsabilità alcuna in merito all’organizzazione e allo svolgimento iniziativa con particolare riferimento, ad esempio, all’installazione dei manufatti. Questa precisazione mi lascia basita perché in quel documento manca il rispetto del regolamento comunale al quale anche questa amministrazione deve sottostare”.
Marchegiani cita l’articolo 17 del regolamento per l’utilizzo delle superfici e delle aree pubbliche: “L’articolo prevede espressamente che autorizzazioni e concessioni per occupazioni di suolo pubblico che comportano l’esercizio di attività che possano mettere a rischio il patrimonio pubblico (pavimentazioni, arredo urbano ed essenze arboree) potranno essere rilasciate solo a a seguito di costituzione di apposito deposito cauzionale che può anche essere dato sotto forma di polizza fideiussoria o assicurativa e la stessa condizioni la troviamo anche nel regolamento del verde. Con questa delibera sembrano invece volersene lavare le mani come Ponzio Pilato dicendo che il Comune rimane estraneo. Invece il Comune non deve restare estraneo. Semmai avrebbe dovuto garantire il rispetto delle regolamentazioni cosa che il Comune non ha fatto chiedendo garanzie sulla salvaguardia del patrimonio pubblico”.
Canducci e Marchegiani parlano di “scelta scellerata dei luoghi dati in concessione”. E l’ex assessore fa un appello: “Io non voglio contestare l’evento in sé. Sono stati annunciati ministri e iniziative e l’amministrazione comunale ha legittimamente deciso di organizzarla, ma ci sono tante cose che no nvanno a livello organizzativo. Almeno per l’utilizzo del giardino Nuttate de Luna, credo che siamo ancora in tempo per cambiare idea: c’è l’area ex bocciofila a pochi metri di distanza: utilizzate quella”.