SAN BENEDETTO DELTRONTO. Il comune è intervenuto in merito alla possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico di un dirigente su cui pende l’accusa di peculato. “L’Amministrazione Comunale – spiegano in una nota gli uffici – ha valutato tutte le possibile azioni esperibili ritenendo che il processo penale non sia l’unica, e neppure la più idonea, sede per la tutela degli interessi patrimoniali dell’ente”.
“È emersa la considerazione che le ragioni e gli interessi del Comune di San Benedetto del Tronto possano essere meglio curati tramite azioni esperibili in altre sedi giurisdizionali, nello specifico dinanzi al Giudice Contabile a al Giudice Civile. Pertanto la Giunta, visti anche i pareri legali richiesti, ha deciso di non esercitare la facoltà di costituzione di parte civile del Comune di San Benedetto del Tronto nel suddetto processo penale e di dare indirizzo al Sindaco e al Segretario Generale, ciascuno per la propria competenza, di valutare ed esercitare le azioni più convenienti e alternative rispetto alla costituzione di parte civile, per conseguire l’obiettivo di tutelare gli interessi dell’Ente”.
In merito a questa vicenda il consigliere di opposizione Giorgio De Vecchis aveva chiesto nei giorni scorsi la convocazione di un consiglio comunale.