A sinistra scalpitano, a destra sembrano confusi. Al centro l’un contro l’altro armati. E poi c’è l’outsider, quello con la “O” maiuscola che, più passano i giorni e più sembra convinto ad avvicinarsi al Comune.
A poco più di un anno e mezzo dalle prossime elezioni comunali i lavori di allestimento delle squadre sono già partiti. C’è da superare, ovviamente, la trincea delle Regionali che rischia di lasciare sul campo morti e feriti. Ma anche no. Le consultazioni per palazzo Raffaello potrebbero, ad esempio, mettere ordine nel centro sinistra dove la situazione sembra essere davvero ingarbugliata. I rumor giornalistici, nelle ultime settimane, hanno detto tutto e il contrario di tutto. Urbinati contro Sorge prima. Sorge con Urbinati poi. Sestri contro il sindaco, il sindaco contro Sestri e Perazzoli contro tutti.
Ciascuno di questi nomi, con l’aggiunta di Paolo Canducci, sarebbe però un papabile alla corsa alla poltrona di sindaco per l’area del centro sinistra. Un po’ troppi, decisamente. Così, ancor prima delle primarie (scusate l’involontario e obbligato gioco di parole) potrebbero essere le Regionali a disegnare nuove geometrie e ad assestare gli equilibri. Sempre che il tutto non finisca nel sangue. Politico, si intende.
Sempre a sinistra, un po’ più a sinistra, ci sono i cocci di Rifondazione ma lì i giochi sono ancora tutti da fare. La presenza di nomi forti sul territorio come quello di Nazzarena Agostini, reduce da un ottimo risultato alle Europee, potrebbero dare nuova linfa alle componenti rivierasche. A metterci la faccia (per la candidatura a sindaco) sarà Daniele Primavera o Massimo Rossi?
A destra sembra invece regnare la confusione. La debacle del 2011 brucia ancora e brucia tanto. Il passo indietro di Pasqualino Piunti è stato forse la condanna a morte per lo schieramento e le cicatrici sono ancora visibili. Anche qui occorrerebbe ordine. Ma chi è in grado di farlo?
E mentre al centro tutto sembra ancora sospeso con l’unica certezza della candidatura di Marco Calvaresi talmente sbandierata ai quattro venti da non sembrare neppure vera, arriva l’outsider della situazione.
Il nome è quello di Remo Croci: sambenedettese con una vita nel giornalismo nazionale che nelle ultime ore ha anche affidato a Facebook un vero e proprio manifesto delle proprie intenzioni. Il messaggio sembra chiaro: al bando la vecchia politica. Clientele e favori, quelle che indiscutibilmente hanno avuto il loro ruolo nella storia recente delle consultazioni cittadine, non sono più previste. Nè sinistra, né destra, né centro. Croci afferma di correre per quella che definisce la città ideale.