Le Marche hanno somministrato il 92,5% delle dosi di vaccino consegnate. Lo comunica Palazzo Raffaello come la regione si collochi in tal senso al quinto posto su scala nazionale. Numeri che però non entusiasmano l’opposizione, che torna all’attacco del presidente Acquaroli.
“Davvero mai avremmo immaginato di assistere ad un balletto delle cifre sui vaccini ricevuti e somministrati dove la regione comunica ufficialmente dei dati e poi successivamente li smentisce”, tuona Fabio Urbinati. Vogliamo pensare che il pasticcio sia dovuto solo ed esclusivamente alla conseguenza di una spaventosa incapacità gestionale e politica della pandemia di questa giunta”.
L’esponente di Italia Viva insiste: “Si è fatta confusione tra le dosi disponibili e le dosi somministrate. Ci chiediamo come si possa poi pianificare una vaccinazione di massa se non è chiaro ciò che abbiamo a disposizione e ciò che andremo a somministrare. Non parliamo di una cosa da poco, dai documenti ufficiali del servizio sanità della Regione Marche risultano 35.000 dosi di vaccino non dichiarate. Sarà un caso che risultiamo tra gli ultimi posti in Italia per somministrazioni? Anche i dati della Fondazione Gimbe smentiscono le dichiarazioni della maggioranza. Sulla vaccinazione degli over-80 siamo al terzultimo posto con un misero 1,7%, davanti solo ad Abruzzo e Sardegna. Inoltre è evidente la timidezza dell’Assessore alla sanità Saltamartini e del Presidente Acquaroli nella gestione dei territori. Si è intervenuti tardi e male nelle restrizioni, Ancona rappresenta un caso eclatante, un caso che ha fatto poi precipitare in zona rossa tutta la regione. Anche in questi giorni riteniamo sia stato un grosso errore non considerare le provincie di Ascoli Piceno e Fermo un unico bacino di utenza poiché il Covid non si cura dei confini provinciali”.