“E così, il Presidente Acquaroli restò solo”. E’ l’analisi del coordinatore regionale di Italia Viva Fabio Urbinati che sottolinea l’elevato numero di componenti della giunta candidati alle prossime elezioni. “Praticamente – afferma – il vicepresidente Mirko Carloni, il “super” assessore Guido Castelli, l’assessora alla cultura Giorgia Latini e addirittura la Presidente della commissione sanità Elena Leonardi, lasciano il governatore delle Marche senza assessori. Tutti addirittura in posizioni eleggibili al 95% (per alcuni 100%), pronti a trasferirsi a Roma. Ma non finisce qui, ci prova anche l’assessore Stefano Aguzzi che però è in una posizione più complicata per essere eletto”.
Urbinati continua: “Sono passati meno di 2 anni – dice – e in barba al rispetto del mandato degli elettori e del rispetto delle istituzioni , 5 illustri esponenti di centrodestra eletti dai cittadini per governare le Marche lasciano il Presidente Francesco Acquaroli letteralmente senza giunta, nel mezzo di una riforma sanitaria e alla vigilia della fase più delicata della gestione del PNRR. Un comportamento mai visto prima, segno evidente che sotto c’è un accordo fatto prima delle regionali del 2020, un accordo necessario allora e che doveva essere onorato oggi, poiché, con ogni probabilità Francesco Acquaroli non doveva essere lui il candidato alla presidenza della Regione Marche. Dopotutto la sua debolezza, supportata dagli indici di gradimento, emerge con forza. Non ha avuto l’autorevolezza necessaria a fermare tale comportamento dei suoi esponenti. Un comportamento per nulla rispettoso del voto dei marchigiani”.