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Urbanistica, la minoranza: “Si vogliono realizzare varianti, ma non si ha il coraggio di dirlo”

Simone De Vecchis si sofferma sul fenomeno della trasformazione degli hotel in appartamenti: "Chi ha beneficiato in passato di cubature superiori, ora torni alla metratura di origine"
Pubblicato il 25 Settembre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Due conferenze stampa sullo stesso argomento, ma separate. Dopo il gruppo misto di minoranza (senza Simone De Vecchis), sulla questione urbanistica a parlare è il centrosinistra di Paolo Canducci e Aurora Bottiglieri, con l’aggiunta dello stesso De Vecchis.

Ad essere contestato è pure stavolta l’atto di indirizzo col quale si dà incarico al dirigente di effettuare tutti i percorsi necessari alla redazione dello schema direttore e del piano strategico.

“Di atto di indirizzo questo documento non ha nulla – osserva il capogruppo dei Verdi – non c’è niente che riguardi San Benedetto. Un atto di indirizzo, almeno in maniera generica, avrebbe dovuto informare su dove intervenire, segnalare i singoli problemi. E’ una delibera vuota. Ci chiediamo perché sia stata fatta, perché tutta questa fretta?” Il documento parla di urbanistica ‘concertata’, con la necessità di fare interventi certi e rapidi. Queste, per me, si chiamano varianti. Non si ha il coraggio di dire cosa si vuole realmente fare”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la Bottiglieri: “Avevamo già notato i problemi di questa delibera. Annalisa Marchegiani ha fatto un grandissimo lavoro, è l’ennesima dimostrazione della corsa in avanti dell’amministrazione, senza tutelare i contribuenti”. In tal senso, sia Canducci che la Bottiglieri lamentano la divisione del settore urbanistica e lo smantellamento dell’ufficio di piano: “E’ la prova del fallimento di questa amministrazione che continua a dare incarichi”.

Simone De Vecchis si sofferma invece sul fenomeno della trasformazione degli hotel in appartamenti, che in riviera sta prendendo il sopravvento: “Anche di questo nell’atto di indirizzo non si parla, è un problema serio. Gli alberghi sempre più spesso diventano palazzine residenziali. In passato, per incentivare il turismo si concessero cubature superiori agli hotel rispetto al residenziale. Chi all’epoca beneficiò di ciò oggi è corretto che torni alla cubatura di origine, ripristinando il vecchio valore edificatorio. Ritengo si possa lavorare ad una variante normativa. Lavorerò ad una mozione”.

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