“E’ il lavoro dell’uomo il miglior custode del gusto, la migliore tutela della bellezza. Non è possibile svenderlo ai burocrati di Bruxelles e agli affaristi che vogliono mettere le mani persino sulle nostre spiagge e sui nostri mari”. Una convinzione che ha indotto Francesco Toscano, co-fondatore insieme a Marco Rizzo, di Democrazia Sovrana e Popolare ad iniziare il suo tour elettorale marchigiano proprio da San Benedetto del Tronto. Nella città rivierasca il leader nazionale, candidato nella Circoscrizione del Centro Italia alle prossime consultazioni europee, sarà presente per un appuntamento su come tutelare la cultura della conoscenza e della dedizione, motore della piccola impresa mortificata dalle euro-burocrazie in nome del profitto.
Si tratta di una due giorni Picena, che inizierà domenica 2 giugno con il comizio del Presidente di DSP in Piazza Giorgini a San Benedetto del Tronto, a partire dalle 18, assieme alla candidata marchigiana Marianella Fioravanti. Sempre nella splendida città costiera, lunedì 3 giugno, Francesco Toscano incontrerà, dalle 10:30, a Piazza Caduti del Mare 6, Giuseppe Ricci, Presidente degli Imprenditori Turistici Balneari italiani all’incontro “No Logo. Il mare non è un marchio. Un Salvagente Anti-Ue per i diritti dei lavoratori e degli imprenditori dell’Adriatico”. Ricci si è detto pronto a dare battaglia dopo la decisione del Consiglio di Stato che ha confermato la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre 2023, obbligando le amministrazioni a disapplicare eventuali deroghe. “Ci sono famiglie ancora indebitate per i lavori effettuati agli stabilimenti, ora che fine faranno? Vogliamo delle risposte dal governo entro il prossimo 9 giugno” ha dichiarato il balneare. “Le norme Ue sono profondamente liberticide. L’europa non è madre, è matrigna” ha dichiarato Francesco Toscano che chiuderà la sua presenza nel Piceno con il comizio a Piazza del Popolo ad Ascoli (lunedì 3 giugno, ore 18)- “Noi vogliamo riconquistare la sovranità e la pace, rifiutando i diktat dell’UE e della NATO strumenti di una globalizzazione ormai superata che toglie a chi lavora ed intraprende per dare a chi specula e lucra”.
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