SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il progetto civico Nos è al lavoro per la costituzione di un coordinamento permanente a contrasto delle discriminazioni, violenze di genere e di quello che il movimento definisce un “arretramento” e una “preoccupante regressione” sul tema dei diritti “troppo spesso ostracizzati da un’ondata politica reazionaria e conservatrice”. Lo fa attraverso la sua componente femminile, un gruppo di donne formato da Maria Raffaella Stacciarini, Francesca Pignati, Alessandra Di Nicolò, Valentina Vallesi, Fabiola Feliciani, Alessandra Del Bianco, Eliana Ferrari, Gianna Pulsone, Sabrina Troli e Barbara Rossi che hanno sposato il progetto e sono intenzionate a portarlo avanti.
“In tutta Italia, così come nel nostro territorio – affermano – si sono susseguiti gravi episodi di discriminazione e violenza di genere ai quali non hanno fatto seguito adeguate reazioni né da parte del mondo politico né da quello istituzionale, e che anzi hanno incontrato il sostanziale sostegno di ampi settori della società. In questo quadro, a nostro parere, l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di San Benedetto del Tronto, anziché affrontare senza ambiguità il problema, ha sminuito il fenomeno sostituendone la dimensione sociale e culturale con quella psicologica e individuale, arrivando persino ad affiancare e, di fatto, equiparare strumentalmente la violenza sulle donne a quella diretta verso il genere maschile”.
Ovviamente non sono passate inosservate le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale Giorgia Latini sull’aborto. “Dichiarazioni – spiegano – che rischiano di far retrocedere – come già avvenuto altrove, non ultimo il caso Umbria – le Marche in materia di diritti, mettendo pericolosamente in discussione la legge 194, la cui applicazione nella nostra regione è già carente e discontinua”.
“Noi donne aderenti al progetto civico cittadino NOS – annunciano – intendiamo proporre a quanti rifiutano questa preoccupante regressione, la costituzione di un coordinamento permanente, trasversale, collettivo e aperto a tutti coloro – donne e uomini – che vogliano attivarsi per contrastare discriminazioni, violenze e arretramento di quei diritti troppo spesso ostracizzati da un’ondata politica reazionaria e conservatrice. Un coordinamento che sia in grado di dare il giusto rilievo alle tematiche di genere a partire dalle prossime elezioni comunali ma che ambisca a costruire anche una presenza sul territorio ben oltre il momento elettorale”.
Per aderire al coordinamento è possibile contattare il gruppo all’indirizzo
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