SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il parere del dirigente sulla Torre della Promarche di Porto d’Ascoli è vincolato all’altezza della struttura che deve essere prevista “di altezza massima di undici metri”. E’ quanto contenuto nell’interrogazione che la consigliera di opposizione Annalisa Marchegiani ha protocollato nei giorni scorsi.
Al centro del dibattito c’è la vicenda della torre frigorifero che potrebbe essere realizzata nell’azienda di Porto d’Ascoli che la consigliera Marchegiani aveva già portato anche al Question Time. Il problema risiede nel fatto che per la consigliera l’operazione, se portata avanti così come richiesto, imporrebbe l’adozione di una variante. “Ma l’Amministrazione comunale ha espresso volontà e indirizzo di non prendere in considerazione “varianti urbanistiche di nessun tipo” prima dell’adozione di una variante generale al PRG” afferma la Marchegiani che sottolinea come però sia stata effettuata anche una conferenza dei servizi in tal senso.
E denuncia dei potenziali danni per la stessa azienda che ha richiesto questo procedimento e che potrebbe essere stata “illuso2 che si trattasse di un percorso percorribile: “Qui si fanno danni alle aziende che investono nel nostro territorio. Gli imprenditori hanno bisogno di interlocutori seri e la politica dovrebbe essere seria. Chi ha illuso Pro Marche?
Chi cade dalla Torre? Il progetto è stato protocollato a Giugno. Non hanno fatto alcuna istruttoria, come gli avevo già eccepito. Hanno trattenuto un progetto per 8 mesi. Non potevano verificare prima”.
Marchegiani ricorda cosa accadde al Question Time: “L’assessore Gabrielli ha respinto con forza tutte le mie osservazioni critiche, non rispondendo a quelle scomode, come sul contributo straordinario. Si è nascosto dietro la procedura per convocare una conferenza dei servizi che non andava convocata. Ora che fanno, ritirano la conferenza dei Servizi? O pensano che gliela ritiri la provincia?”.
L’interrogazione arriva anche in seguito al parere del dirigente dell’Area Gestione del Territorio che, relativamente alla realizzazione della struttura, ha condizionato la fattibilità della cosa al fatto che il nuovo edificio proposto “sia previsto con altezza massima di undici metri”.
Un parere che Marchegiani definisce come negativo e per questo motivo interroga il sindaco Antonio Spazzafumo di “chiarire personalmente in Consiglio comunale l’intera vicenda Promarche e la responsabilità politica, quale sia stato il suo coinvolgimento, se egli ha autorizzato l’Assessore Gabrielli o l’Assessora Camaioni a procedere o se questo/a ha politicamente agito in proprio. Chiarisca anche il Sindaco i rapporti politici intercorsi con la Promarche prima e dopo il 19/06/2023, data di protocollo dell’istanza da parte dell’Associazione di Produttori Promarche”.