di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il consiglio comunale del 28 settembre si avvicina e ci si domanda come si comporteranno Umberto Pasquali e Martina De Renzis, usciti ufficialmente dalla maggioranza nel corso dell’ultima assise.
Per approvare il bilancio consolidato occorreranno almeno 13 voti e, al momento, il sindaco Spazzafumo risulta sotto di due. Vanno pertanto convinti i due dissidenti a dare l’ok alla delibera, con Pasquali che però continua a manifestare malumore e irritazione per le recenti scelte dell’amministrazione. Una delle questioni ancora non digerite dall’esponente del gruppo misto è la bocciatura del progetto della torre della Pro Marche, con la società che ha impugnato la decisione di fronte al Tar. Un comportamento che, secondo Pasquali, va contro l’interesse della città, anche a fronte di una analoga vicenda che sta tenendo banco a Senigallia, dove la variante al piano regolatore per la costruzione di una maxi-cella frigorifera otterrà con molta probabilità il parere favorevole del civico consesso.
“Senigallia ha colto questa occasione, riscontrando un interesse per la città, a differenza nostra che al contrario ci siamo fatti sfuggire l’opportunità”, denuncia Pasquali. “Bisognerà vedere come si esprimerà il tribunale. Questo è uno di quei temi che avremmo voluto discutere con la maggioranza, ma purtroppo in quella coalizione sono pochi a decidere e tanti costretti a recepire”.
Nel primo round di giugno, ad esprimersi favorevolmente alla torre, oltre a Pasquali e De Renzis, furono Barbara De Ascanis, Giselda Mancaniello e lo stesso primo cittadino. Nel bis del 3 settembre, quando si trattò di fornire una spiegazione alla precedente bocciatura, il punto passò con l’astensione del sindaco e la non partecipazione di Pasquali, Mancaniello e De Ascanis.
“Abbiamo perso una grossa chance per il rilancio del settore ortofrutta a Porto d’Ascoli”, prosegue Pasquali. “Ci lamentiamo sempre che il nord delle Marche sia avanti rispetto al sud. Uno dei motivi è questo, non riusciamo mai a pensare allo sviluppo. Normale che Senigallia ci superi su tutto”.
Infine, un pensiero va all’ex assessore Bruno Gabrielli, rimosso da Spazzafumo: “Non so se hanno approfittato di questo argomento per cacciarlo. La delibera riguardava il commercio e non l’urbanistica”.