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Terremoto e ricostruzione, Urbinati: “Temi assenti dall’agenda di governo”

Il consigliere regionale Pd: "Ricostruire non significa solo rimettere in piedi edifici, ma anche ricucire il tessuto sociale di una comunità e la scuola in questo ha un ruolo da protagonista"
Pubblicato il 4 Giugno 2018

ANCONA – Ricostruzione e cratere del sisma assenti dall’agenda politica del nuovo Governo. L’allarme è lanciato dal capogruppo Pd in consiglio regionale, Fabio Urbinati.

“Stupisce in queste prime ore di Governo che, tra le tante affermazioni e tra i toni ancora persistenti da campagna elettorale, nessuno si sia pronunciato sul tema del sisma o manifestato attenzione e vicinanza alle amministrazioni ed alle popolazioni che hanno subito il terremoto del 2016. Siamo preoccupati – continua Urbinati – perché è la seconda volta in un mese che la questione sisma del Centro Italia, ed in particolare delle Marche che rappresentano il 65% dell’intera area colpita, non figuri nell’agenda di governo. Già gli autori, ora entrambi vice presidenti del Consiglio dei ministri, si “dimenticarono” di inserire la vicenda terremoto 2016 nell’ormai famoso “contratto di governo”, rimediando, su nostra osservazione, con quattro righe generiche e frettolose, e non sembra che l’atteggiamento sia ora diverso”.

Molte le necessità delle località inserite nel cratere, ma la priorità su cui Urbinati pone l’accento è la scuola, in particolare per quel che riguarda il dimensionamento scolastico e la proroga del personale docente ed Ata. “È fondamentale che venga mantenuto il numero delle unità di personale a prescindere dal numero degli alunni, anche nei comuni dove la loro presenza non è ancora quella pre sisma – sostiene Urbinati – questo proprio per favorire il ripopolamento di queste zone, un processo che è già in atto in maniera graduale e costante. Le scuole rappresentano una tra le condizioni fondamentali per il ritorno alla normalità di comunità duramente colpite dal dramma del terremoto. Sappiamo, infatti, quanto la ricostruzione non investa solo gli aspetti materiali di un comune, ma anche quelli sociali e culturali. E la scuola è tra le principali agenzie di socializzazione, integrazione ed educative. Invitiamo pertanto – conclude – i ministri di riferimento a farsi vivi nelle zone del cratere dove con impegno e dedizione da due anni la nostra amministrazione regionale sta portando avanti con impegno e costanza un lavoro volto a ricostruire non solo edifici, ma anche il tessuto sociale e le relazioni di questi comuni”.

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